Samb, un altro bel 13

È un numero che nella tradizione occidentale viene considerato sfortunato (si pensi in particolare alla ben nota pellicola “venerdì 13”), ma che nella nostra penisola è stato storicamente rivalutato ed associato alla dea bendata, in particolare da parte di chi ne ha tratto cospicui emolumenti con la famigerata schedina del Totocalcio, che per decenni ha alimentato sogni e fantasie degli italiani. E fortunato sembra senza dubbio per la Samb di Vittorio Massi. Proprio lui due mesi fa aveva preconizzato che il 13 aprile sarebbe stata una data fortunata per i nostri colori e tanto fu al Bonolis di Teramo quando la doppietta dell’ormai ex Guadalupi, inframezzata dal momentaneo pari del ben-arrivato Nouhan Tourè, regalò la promozione matematica ad Eusepi e compagni, scatenando una gioia irrefrenabile a San Benedetto, letteralmente esplosa quando l’autobus della squadra fece rientro in città. Ci avrebbe detto poi Ottavio Palladini che in realtà quella sera non festeggiò (e, a dire il vero, non lo facemmo nemmeno noi stessi) vista la questione Moretti (quasi riecheggiante quel caso Cianci che ci tenne col fiato sospeso in occasione di un’altra promozione dalla Serie D, quella del 2000/01 sotto la gestione Gaucci), col doppio giallo non sanzionato con l’espulsione nei secondi finali, subito colto al balzo dalla società teramana per sporgere reclamo, richiedendo la ripetizione della partita.

Si dovette attendere così il verdetto del martedì emesso dalla giustizia sportiva, con cui venivano rigettate le richieste del Teramo, per brindare definitivamente e dare il là a quei festeggiamenti protrattisi fino a questi giorni. Prima o poi magari ce lo rivelerà il presidente Vittorio Massi il mistero di quel 13 aprile, ma considerando che in precedenza il 13 ottobre la Samb aveva, in un match delicato dopo il pari di Fossombrone e rivelatosi durissimo, superato per 2-1 il Roma City grazie alle reti di Kerjota e Lonardo e che il 26 (due volte 13) gennaio la strada per la Serie C era stata spianata allo stadio Gran Sasso de L’Aquila, annichilendo con un perentorio 3-0 (Chiatante, Guadalupi e Kerjota) quella che allora sembrava essere l’unica contendente, ecco che il numero 13 appariva già assolutamente benevolo per i colori rossoblù.

Il “fil rouge” però continua ed eccolo, a due mesi esatti dal giorno della promozione, un altro bel 13 (proprio venerdì 13), stavolta di giugno. In mattinata arriva in Comune l’auspicata firma della convenzione d’utilizzo dello stadio Riviera delle Palme per la Samb per i prossimi 5 anni, che permette alla società presieduta da Vittorio Massi di gestirne completamente gli spazi per attività sportive ed extra, nonché usufruire dei ricavi da vendita, somministrazione, affitti e pubblicità. Seguendo anche per questa attribuzione il giusto iter, come già fatto per la concessione del Ciarrocchi e come sottolineato dal sindaco Antonio Spazzafumo, la Samb dispone quindi per un periodo pluriennale di impianti fondamentali per attività sportiva e programmazione societaria, a cui con il benestare del Comune di Monsampolo potrà anche aggiungersi un centro sportivo attorno al campo “Orlando Marconi” di Stella, già Samba Village. E il recuperato feeling tra amministrazione comunale e società, basato su una condivisa progettualità orientata al bene e alla crescita dell’intera San Benedetto, è un ulteriore e imprescindibile tassello nel mosaico di quella che si direbbe una sorta di congiunzione astrale, mai così favorevole negli ultimi 40 anni.

Non è finita qui, perché nel tardo pomeriggio giunge anche l’attesa ufficialità dell’iscrizione in Serie C, ratificata da Covisoc e Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi. Oddio non che ci fossero grossi dubbi in merito, visto che la società rossoblù era stata tra le prime a depositare la domanda completa di tutto il necessario, ma considerati i risaputi nefasti precedenti e i cavilli che a volte vengono tirati fuori dal cilindro da questi organismi, si tratta comunque di una bellissima notizia, che quasi quasi meriterebbe ulteriori festeggiamenti. E allora accompagnati anche dalla cabala, ma soprattutto da un crescente entusiasmo, che si respira a pelle, tuffiamoci a pieno diritto, non solo nel nostro mare estivo, ma anche in questa avvincente e tanto desiderata avventura del ritorno in Serie C.

Alessio Perotti

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