Samb-Ternana 0-0: rossoblù propositivi, ma il gol non arriva. LA CRONACA

SAMB-TERNANA 0-0
SAMB (4-3-3): Cultraro; Zoboletti, Zini, Dalmazzi, Tosi; M.Touré (38’st Marranzino), Bongelli (25’st Alfieri), Candellori; Konaté (38’st Scafetta), Eusepi (38’st Sbaffo), N.Touré (15’st Battista). A disp. Grillo, Dell’Oglio, Chelli, Lulli, Pezzola, Vesprini, Napolitano, Chiatante, Martins, Tataranni. All. Palladini.
TERNANA (3-4-1-2): D’Alterio; Maestrelli, Capuano, Donati; Romeo (37’st Bianay), Tripi (1’st Proietti), Vallocchia, Ndrecka; Garetto (21’st Turella); Ferrante (43’st Brignola), Leonardi (21’st Orellana). A disp. Vitali, Morlupo, Loiacono, McJannet, Meccariello, Valenti, Biondini, Bruti, Durmush, Proietti. A disp. All. Liverani.
ARBITRO: Gabriele Restaldo di Ivrea (Russo-Meraviglia-Di Ciccio).
AMMONITI: 25’st M.Touré, 29’st Alfieri, 47’st Brignola.
ANGOLI: 2-2.
FUORIGIOCO: 1-2.
CHIAMATE FVS: 0-1.
RECUPERO: 2’-5’.
NOTE: Samb in maglia rossoblù, pantaloncini e calzettoni blu; Ternana in completo bianco-grigio da trasferta. Terreno di gioco in discrete condizioni. Serata umida con temperature intorno ai 12°C. Spettatori presenti 6549.

L’obiettivo era quello di tornare al successo al Riviera dopo oltre un mese e mezzo dall’ultima gioia casalinga. Ma nonostante l’impegno, una discreta tenuta fisica e una ritrovata propositività, la Samb non riesce ad andare oltre lo 0-0 contro una Ternana remissiva e poco brillante per larga parte del match. Il 4-3-3 sembra la strada giusta da percorrere, ma se la camaleontica difesa (prima volta insieme dall’inizio per Zini e Dalmazzi) regge bene e la combattività di Candellori e Moussa Touré tengono in piedi il centrocampo, a mancare è la pericolosità offensiva (un gol su azione manca dalla nefasta trasferta di Livorno). La vittoria è un lontano ricordo da ben sei gare (Torres-Samb 2-0 di inizio ottobre), ma volendo guardare il bicchiere mezzo pieno: un punto in più in classifica e porta inviolata dopo oltre un mese e mezzo.

Se dopo la scialba prestazione di Campobasso c’era bisogno e voglia di rivedere una Samb propositiva e sbarazzina, i seimila tifosi rossoblù presenti al Riviera posso dirsi soddisfatti. Nel corso del primo tempo i rossoblù dominano una Ternana poco coraggiosa e oltremodo remissiva. Konaté, tornato a giocare dall’inizio dopo il completo riposo concesso in terra molisana, è la freccia inserita nella propria balestra da mister Palladini: primi quindici minuti che lo vedono andare ben tre volte alla conclusione verso la porta difesa da D’Alterio. Buoni movimenti sguscianti, ma tanta timidezza e imprecisione sul più bello. Liverani passeggia pensieroso nella propria area tecnica, mentre Palladini osserva con celata trepidazione l’ennesima e convincente emozione creata dai suoi: Zini, rientrato dalla squalifica e posizionato al centro della difesa al posto di Pezzola (in panchina per scelta tecnica), cerca gloria con una acrobatica girata volante dal centro dell’area che l’estremo umbro blocca con efficacia e prontezza.

Un buon inizio che, tuttavia, mette in evidenza la poca freddezza sotto porta di una squadra brava a tessere la tela, ma incapace nel farvi cadere in trappola capitan Capuano e compagni. La Samb, a suo agio nel 4-3-3 disegnato dal tecnico sambenedettese, si aggrappa al suo leader Eusepi che, dopo aver mostrato i muscoli al suo omologo ternano, si inserisce al battaglione dei fucilieri ma anche lui manca il bersaglio. La Curva Nord Massimo Cioffi omaggia Gabriele Sandri e, come un tamburo incantato, spinge senza sosta i propri ragazzi: Candellori, Moussa Touré e un concentrato Cultraro incanalano l’energia e, tra salvataggi provvidenziali e palloni strappati a suon di scivolate (nel secondo tempo una di queste gli costa il cartellino giallo, rimasto tale anche dopo l’intervento della FVS, e la conseguente squalifica per la sfida col Pineto), evitano che Ferrante e Leonardi facciano esultare i cinquecento rumorosi ternani presenti nel settore ospiti.

L’umida serata fatica a scaldare l’ambiente, ma a pensarci è il solito Konaté che, come avvenuto ad inizio gara, fallisce un’altra buona opportunità creata e confezionata da un Eusepi combattivo ma non innescato a dovere dai propri colleghi di reparto. Un canovaccio simile, ma solo all’apparenza: l’antagonista è Garetto che, con un colpo secco dal centro dell’area, costringe (San) Cultraro al miracolo. La voglia di vincerla c’è e Palladini non sembra volersi nascondere dietro a tatticismi: inserisce Battista per uno spento (ormai sembra che la lampadina si sia del tutto fulminata) Nouhan Touré e, qualche istante dopo, sfodera tutte le armi più taglienti a sua disposizione: Marranzino, salvifico in quel di Campobasso, Sbaffo e Scafetta. Il “nuovo” 4-3-3 restituisce brio, ma la fiamma è debole e viene spenta dalla paura di perdere. Alla fine, è 0-0: la Samb muove la classifica, ma non sa più vincere; la Ternana ottiene il massimo. Domenica sera si riaccendono le luci del Riviera: arriva il Pineto e il ritorno alla vittoria sarà ancora in cima alla lista dei desideri.

 

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