Samb-Pineto 1-1, IL COMMENTO: Avanti piano

SAMB-PINETO 1-1, LA CRONACA
PALLADINI: «CREIAMO TANTO, MA FACCIAMO FATICA A SEGNARE»

Non riesce la Samb ad “espugnare” il Riviera nemmeno nel secondo turno casalingo consecutivo, in cui deve accontentarsi di un nuovo pari. Non aveva mai pareggiato tra le mura amiche la squadra di Ottavio Palladini prima di una settimana fa ed ora ne sono arrivati due di fila, che con l’1-1 di Campobasso fanno tre. E per fortuna che con la sterilità veramente preoccupante del reparto offensivo, anche se un gran gol è stato cancellato ad Eusepi dall’FVS (giustamente), la Samb dopo quattro sconfitte consecutive è riuscita almeno a recuperare due partite, in terra molisana e appunto contro il Pineto, grazie alle reti di due centrocampisti, Marranzino e Candellori, alla seconda realizzazione dopo quella, che era valsa 3 punti al Renato Curi di Perugia (l’anno scorso era invece andato “in bianco”).

Diametralmente opposti gli andamenti di Samb e Pineto, visto che mentre la prima non vince da 7 turni, la seconda esattamente dalle stesse 7 giornate invece non perde. Come contro la Ternana avrebbero meritato di più Eusepi e compagni per il maggior numero di occasioni create e ancora una volta sprecate, a parte quella del pari, ma si fa veramente tanta fatica a buttarla dentro. Stavolta, anche per via delle assenze in particolare nel reparto mediano, ha rispolverato quel 4-2-3-1, per cui la rosa era stata costruita, Palladini, mutando l’assetto solo nel finale in 4-3-3, ma comunque la si giri il periodo no continua e quando le cose non vanno per il verso giusto agli avversari basta un mezzo tiro in porta (ottavo centro per il capocannoniere Bruzzaniti) per creare problemi alla Samb. Davvero si tratta di partite costantemente sul filo dell’equilibrio ed in particolare al Riviera, analizzando le ultime 4 sfide senza vittoria contro Ravenna, Guidonia, Ternana e Pineto, ai rossoblù mancano punti, non concretizzati per l’incapacità di sfruttare appieno gli episodi e per un pizzico di buona sorte, che sta davvero voltando le spalle ai nostri colori. Indubbiamente si creano presupposti per rendersi pericolosi, ma negli ultimi sedici metri mancano qualità, cattiveria e freddezza per gonfiare la rete e così la situazione potrebbe complicarsi, visto che il margine dai play out si è assottigliato.

Magari chissà questo digiuno di vittorie potrebbe sorprendentemente concludersi nella tana della capolista Arezzo, dove la Samb non avrà nulla da perdere contro la formazione di Bucchi, che non conosce sconfitta da 10 giornate (unica battuta d’arresto in casa contro il Guidonia) e che sta sbaragliando la concorrenza dopo i raid negli scontri diretti di Ravenna ed Ascoli. Prima dell’incrocio di domenica entrambe giocheranno mercoledì gli ottavi di Coppa: mentre i toscani ospiteranno il Latina, per la Samb si tratterà di una sfida dai vecchi sapori contro il Brescia, che manca dall’ultima stagione di Serie B 1988/89, quando proprio contro le rondinelle i rossoblù, guidati da Enzo Riccomini, ottennero la prima vittoria (1-0 con rete di Mariani) di un’annata purtroppo conclusa con la retrocessione.

Un appuntamento sicuramente da non snobbare, sia per il prestigio, che per la possibilità di ambire ad un trofeo, che la Samb conquistò nella stagione 1991/92 (anche allora da neopromossa) con Palladini in campo e le reti di Piccioni e Minuti per il 2-1 sul Siena al Riviera, dopo l’1-1 firmato in Toscana all’andata da una rete di Di Giannatale, altro membro dell’attuale staff tecnico. In più, la vittoria della Coppa, non impossibile vista la tendenza di parecchie squadre a schierare rincalzi, garantirebbe il pass diretto per i play off nazionali. Quindi provaci Samb contro 2 big come Brescia e Arezzo, i mezzi per metterle in difficoltà ce l’hai: allora avanti, ricordando un successo di Ornella Vanoni appena scomparsa, “senza paura”.

Alessio Perotti

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