SAMB, UFFICIALE L’ACCORDO CON CERES
«Ringrazio chi, prima della chiamata del presidente Massi, mi ha permesso in questi ultimi sette anni di intraprendere questo percorso. Sono felicissimo di essere alla Samb, anche perché è un po’ come tornare a casa».
Sono queste le prime parole di Cristian Pazzi nelle vesti di nuovo responsabile del settore giovanile della U.S. Sambenedettese. L’ex attaccante rossoblù, intervenuto nel corso della conferenza stampa di presentazione tenutasi al Riviera delle Palme, ha delineato quelli che saranno gli aspetti e le caratteristiche del suo lavoro come coordinatore del settore giovanile della Samb:
«Credo molto nel settore giovanile e, soprattutto, che San Benedetto abbia bisogno di proseguire quanto di buono fatto in questi ultimi anni – afferma Cristian Pazzi -. Il campionato che ci attende è complicato, ma dobbiamo lavorare, consolidarci dal punto di vista organizzativo e cercare di diventare il prima possibile una risorsa per la società e la città. Un ambiente sano è uno degli aspetti fondamentali per la crescita del settore giovanile e dei ragazzi che ne fanno parte: solo così un ragazzo potrà comprendere il significato di essere uno sportivo.
Qui a San Benedetto c’è la possibilità di creare tutto ciò: identità e senso di appartenenza sono caratteristiche naturali di questa società e, in particolar modo, due punti di forza. Altro aspetto fondamentale è comprendere quali caratteristiche debba avere un ragazzo per poter esordire in prima squadra: il coraggio è uno degli aspetti che ritengo tra i più importanti. Non abbiamo obiettivi di vittoria, quindi l’errore fa parte del percorso di crescita. Saremo molto pazienti».
Cristian Pazzi conclude il suo intervento parlando dell’importanza di riallacciare rapporti con le altre realtà calcistiche della città di San Benedetto: «Altro tema importante è il territorio – spiega il nuovo responsabile del settore giovanile -: creare una rete di rapporti con tutte le società di questa città, e non solo, potrà essere d’aiuto anche alla Samb, che dovrà sempre fare il primo passo verso la realtà più piccola. Ci sarà una prosecuzione con la passata stagione: valuterò ogni risorsa della società, per poi prendere le mie decisioni. In ogni caso, è ancora prematuro parlare di chi e cosa cambieremo. Le formazioni allestite dovrebbero essere under 13, 14, 15, 16, 17 e Primavera 4. La scuola calcio, invece, non dovrebbe subire modifiche rispetto allo scorso anno».
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