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Samb, Monterotondo «pronto a giocarsi la vita»

Testuali parole di Dario Alberto Polverini, tecnico del Real Monterotondo, dopo aver ingoiato il rospo dell’ennesima sconfitta casalinga, stavolta maturata però contro la miglior formazione, assieme proprio alla Samb, in versione da viaggio quale la Vigor Senigallia: «Domenica andremo a San Benedetto a giocarci la vita sportivamente parlando. Non andremo di certo in quel magnifico stadio a farci le foto. Sia chiaro a tutti!».

Un monito che più lampante di così non si potrebbe, e ovviamente più che comprensibile da parte del tecnico di una squadra che sta lottando strenuamente per la salvezza e che venderà di conseguenza carissima la pelle al Riviera. D’altronde i romani, che all’andata si arresero ai rossoblù solo nella ripresa, dopo che Alessandro aveva fallito un penalty nella prima frazione, letalmente colpiti dalle reti dell’eroe di Riccione, Sbardella, e di Battista (proprio in quella gara Martiniello subì un serio infortunio che lo stoppò per un mese abbondante), hanno ben figurato nelle ultime tre uscite.

Al di là dell’1-2 subito dalla Vigor con l’ennesimo timbro nel finale del laterale destro goleador Scheffer, già all’andata decisivo nelle battute conclusive (1-0), in cui i padroni di casa hanno comunque disputato un buon primo tempo, in precedenza i laziali avevano sbancato Vastogirardi, vincendo un fondamentale scontro diretto e distanziando così definitivamente le ultime due posizioni, che significano retrocessione diretta, e avevano autorevolmente liquidato a domicilio per 2-0 l’Atletico Ascoli.

Non è andato proprio giù a Polverini, emulo di Lauro a Fossombrone, l’atteggiamento di chi è subentrato domenica scorsa nella ripresa, reo di non aver giocato con quel coltello tra i denti, di cui sarà necessario armarsi sempre nelle ultime dieci giornate. A partire proprio dalla visita a Sirri e compagni, avvisati quindi della battaglia che li attenderà in campo contro una compagine, in cui spiccano l’esperto attaccante Napoleoni (6 centri) e i centrocampisti offensivi Manca e Meledandri (3 reti a testa) e che sarà tutt’altro che remissiva. D’altronde è proprio in trasferta che il Monterotondo, già in passato rivelatosi osso durissimo da spolpare per la Samb, rende al meglio con le 4 vittorie conseguite (una sola meno dei rossoblù) contro addirittura L’Aquila, poi Tivoli, Matese e infine come detto Vastogirardi.

Hanno comunque già familiarizzato gli uomini di Lauro con l’aria che tira nel ricevere formazioni di bassa classifica (i romani sono quartultimi) proprio nell’ultimo turno disputato tra le mura amiche, quando hanno davvero sudato le proverbiali sette camicie per sbarazzarsi di un organizzato Vastogirardi, blindando il match sul 3-0 solo negli ultimissimi minuti. Quindi non conta più di tanto il fatto che il miglior attacco sfiderà la peggior difesa del campionato, quanto la determinazione, la concentrazione, la coesione e la lucidità con cui la Samb saprà affrontare questa partita, gettando una volta di più il cuore oltre il comunque insidioso ostacolo.

Alessio Perotti

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