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Samb, Massi sul Ciarrocchi: «Se mi si chiede la fidejussione, io mi ritiro»

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La partita più importante della Samb, ieri, probabilmente non è quella che si è giocata al Riviera delle Palme nella Poule Scudetto col Livorno, ma in Comune, dove si è tenuta la commissione per parlare del progetto riguardante il centro sportivo Ciarrocchi. Vittorio Massi, assieme a diversi componenti di staff e dirigenza rossoblù, si è recato dopo il match del Riviera nella sala consiliare di viale De Gasperi, dove però non ha ricevuto le rassicurazioni che si augurava, specie in merito alla fidejussione che sarebbe richiesta dall’ente. A poche ore di distanza, in diretta telefonica a Vera TV, il presidente rossoblù è stato un fiume in piena. Riportiamo in maniera quasi integrale i passaggi del suo intervento.

«È stato presentato un bel progetto, anche seguendo le linee guida del Comune, ma quando si arriva allo scoglio della fidejussione per me si blocca tutto. Io voglio rispettare le leggi, come ho sempre fatto e farò: per il Riviera delle Palme era prevista la fidejussione e l’ho versata, per l’iscrizione in Serie C era prevista la fidejussione e l’ho versata, ma non butto i soldi per una cosa che non serve. Se la fidejussione non è prevista dalla legge, allora non è necessaria. Non voglio essere paragonato a gestioni precedenti, che sono passate a San Benedetto e hanno fatto danni; io mi sto facendo un mazzo tanto per la Samb e non voglio essere messo sullo stesso piano di presidenti del passato con cui si sono creati problemi col Comune.

La fidejussione inizialmente era prevista di 1.900.000 euro, ora invece si è passati improvvisamente a 330.000 euro: mi si deve spiegare quale metodo viene adottato. Qui si parla di lavoro, sport, crescita di una società come la Samb che si sta rilanciando in tutta Italia – ha continuato Massi nel suo intervento a Vera TV –. A chi propone, come consigliere, una sponsorizzazione alla Sambenedettese dico poi che io non voglio l’elemosina per farmi mettere nelle condizioni di versare la fidejussione, si tratta anche di una questione di principio: sono un uomo retto e se la legge non la prevede io non la voglio versare, altrimenti – e non mi voglio mettere contro nessuno – voglio andare a vedere se per altre strutture a San Benedetto è stata richiesta la fidejussione. Sono anni che andiamo avanti con questo Ciarrocchi. A questo punto, come sta accadendo per altre strutture, il Comune si metterà le mani in tasca per mettere a posto il campo, perché in questi anni ci ho sempre pensato io. Per due anni, ad ogni riunione, mi veniva detto di preparare io la documentazione per ciò che riguarda il famoso “articolo 5” perché non c’erano ancora altri casi simili in Italia, oggi invece in Comune ho sentito parlare di diversi esempi, da Torino a Grottammare.

Mi dispiace che i consiglieri di minoranza abbiano potuto vedere il progetto soltanto ieri, perché noi la PEC al Comune l’abbiamo mandata settimane fa con l’intento di mettere a conoscenza anche i consiglieri di minoranza al riguardo. La Samb quello che doveva fare, come iter procedurale, lo ha fatto, seguendo le indicazioni del Comune in tutti i punti che ci erano stati indicati. Quando ci siamo visti ad aprile in Comune per portare il progetto, anche col rendering, nessuno ci ha detto che la fidejussione era necessaria. Ora i tempi si sono accorciati perché abbiamo vinto il campionato, quindi abbiamo urgenza: forse l’amministrazione pensava che non vincessimo il campionato, ma lo abbiamo fatto perciò ora abbiamo fretta. Se mi si chiede la fidejussione, allora io mi ritiro».

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