MASSI: «D’ALESIO PERSONA DETERMINATA E MOLTO PREPARATA»
SAMB, IL PRIMO ALLENAMENTO DI MISTER FILIPPO D’ALESIO
«Non mi aspettavo di essere sollevato dall’incarico a due giorni dalla partita di Arezzo. Il mio obiettivo con l’Union Brescia, in Coppa Italia, era far giocare la gara con la migliore squadra e arrivare al match di Arezzo nel migliore dei modi. Non volevo snobbare nulla. Ho sempre creduto nei ragazzi». Inizia così la lunga intervista del Corriere Adriatico ad Ottavio Palladini, ormai da quasi una settimana ex allenatore della Samb.
«Nella mattinata di venerdì la società mi ha comunicato questa decisione e ne ho preso atto. Accetto tutto senza fare polemica. Ringrazio la società, in primis il presidente Massi, che mi ha dato l’opportunità di tornare ad allenare la Samb e in questa stagione di restare per provare a fare qualcosa di bello – le parole dell’ex tecnico sambenedettese al Corriere Adriatico –. Qualche errore l’ho fatto: avrei potuto fare meglio e compiere qualche scelta diversa, ma ho sempre dato il massimo e messo tutto il mio impegno per far onorare la maglia della Samb in ogni partita. Ho vissuto emozioni incredibili come quelle nel derby con l’Ascoli, ma purtroppo è andata così. Il calcio è questo».
Parole come sempre equilibrate, piene di rispetto ed affetto quelle di Palladini verso il club rossoblù. «Ho sempre cercato di tirare fuori il meglio dai giocatori. Ho visto sempre una squadra combattiva che meritava qualcosa in più come punti – ha detto ancora nell’intervista al Corriere Adriatico –. Tutti i ragazzi sono sempre stati disponibili e hanno messo il massimo impegno, per questo li ringrazio. Incarico nel club in futuro? In questo momento non valuto nulla, mi prendo un momento di riflessione e non voglio mettere in difficoltà nessuno per il bene della Samb. Non sono ferito dalla decisione della società, il calcio va così. L’affetto per la Samb ci sarà sempre e le auguro il meglio. Ringrazio tutti i tifosi che mi hanno fatto vivere tante emozioni: a loro dico di sostenere sempre la Samb, che viene sempre prima di tutto. A loro, alla società e ai miei ragazzi sarò sempre grato».
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