Samb, il saluto di Alessandro: «Ho sempre dato tutto»

SAMB, IN PROVA ANCHE IL DIFENSORE CLASSE 2005 LEON SCIARRA

«Non era questo che ciò che avevo sognato, ma purtroppo nel calcio come nella vita non sempre le cose vanno come si vogliono». Danilo Alessandro chiude con queste parole la parentesi Samb. Un messaggio, quello pubblicato sul proprio account Facebook dall’ormai ex numero dieci rossoblù, che non lascia spazio ad interpretazioni e, attraverso il quale, lo stesso giocatore prova a togliersi qualche sassolino dalla scarpa:

«Non rilascerò interviste – continua l’ex Lumezzane -, perché dal primo giorno ho capito che il 90% dei giornalisti qui non vogliono il bene di questa società, ma ha sempre cercato il marcio quando il marcio non c’è mai stato in questa società. La vera Samb non sono loro ne tantomeno i tanti leoni da tastiera dove sui social non fanno altro che sfogare le loro frustrazioni perché oggi è facile essere tifosi della Samb o venire allo stadio, ma dai tanti video che ho visto prima di venire gli unici che c’erano sempre nonostante tutto erano i ragazzi della curva che hanno sempre dato tutto a costo anche della loro libertà per questi colori.

Alessandro coglie l’occasione anche per ringraziare tutti coloro che hanno creduto in lui sin dal primo giorno della sua avventura a San Benedetto: «Un grazie speciale al presidente che mi ha dato la possibilità di indossare questa maglia, al direttore (De Angelis, ndr) a Giuseppe (il team manager, Marzetti ndr) e a tutta la società».

Un messaggio forte che mette un punto definitivo alla breve avventura di Alessandro con la maglia della Samb: «Chiudo dicendo che a casa mia mi hanno insegnato ad assumermi le mie responsabilità e sarebbe stato troppo comodo per me quel giorno in sala stampa invece di dire che stavo passando un periodo particolare della mia vita dire realmente le cose come stavano. Ma sarebbe stato come dare da mangiare agli squali e, quindi, ho preferito metterci la faccia io perché per me il gruppo vale molto più di ogni altra cosa…GRAZIE A TUTTI».

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