Samb, De Angelis: «Avevamo perso certezze, c’era qualcosa da cambiare»

SAMB, D’ALESIO SI PRESENTA: «ARRIVO IN UNA GRANDE SOCIETÀ. DARO’ TUTTO ME STESSO»
AREZZO-SAMB 1-0, IL COMMENTO: DA PONTEDERA DEVE COMINCIARE UNA NUOVA STAGIONE

STEFANO DE ANGELIS (d.s. Samb): «Quando c’è un cambio di allenatore è sempre doloroso, ma bisogna sempre guardare avanti. Siamo andati dritti su D’Alesio aver colloqui con altri; abbiamo piena fiducia nel nuovo mister, una prova ne è l’anno e mezzo di contratto. Gli striscioni su mister Cudini li ho visti, ma non c’è stato mai un contatto con lui: non l’ho mai chiamato, comunque, mi dispiace non tanto per me, perché sono abituato a prendere critiche qui a San Benedetto, ma per Cudini che non c’entra niente. Non vediamo l’ora di iniziare a lavorare con mister D’Alesio. Palladini? Ci siamo lasciati con massimo rispetto senza nessun problema e lasciando anche la porta aperta per un ruolo nel club. Abbiamo fatto questa scelta perché ci siamo resi conto che qualcosa era venuto meno, ci trovavamo in un momento in cui stavamo perdendo certezze.

C’erano state anche prestazioni buone, ma i risultati ci stavano portando ad un appiattimento: tutti e tre – presidente d.s. e allenatore – abbiamo deciso di prendere questa decisione. Ci siamo lasciati con il massimo rispetto e anche per questo ringrazio Ottavio pubblicamente: è una persona importante per San Benedetto e tra noi il rapporto umano c’è ancora, al di là del calcio. In futuro? Potrebbe succedere qualsiasi cosa, perché nel calcio è così. Lo scetticismo generale, che noto molto in questo ambiente, viene smentito dalle buone prestazioni della squadra. In ogni caso, noi non ci accontentiamo, vogliamo crescere. Nel momento in cui si è liberato dal Rimini abbiamo subito colto la palla al balzo. Siamo convinti che con mister D’Alesio possa arrivare una nuova linfa vitale. Crediamo in questo progetto giovane, ma questo non vuole dire non avere ambizione. Sappiamo che in questo momento non stiamo facendo bene, ma al di là delle critiche posso confermare che i nostri giovani sono forti: se vengono a vederli ogni settimana vuol dire che sono giocatori ricercati e ben considerati.

La partita con il Brescia ci ha tolto ancora più delle certezze: da lì abbiamo capito che c’era qualcosa che si era spento. È vero che Palladini aveva cinque punti dai play out, ma la situazione deve essere vista dall’interno: quando alcuni giocatori iniziano a perdere certezze c’è qualcosa che deve essere cambiato. Questa squadra ha il potenziale per divertirsi e giocarsela con tutti: siamo ambiziosi, ma ovviamente il nostro obiettivo è quello di mantenere la categoria. Se poi riuscissimo a raggiungere posizioni più alte ancora meglio, ma questo non è il motivo per cui abbiamo chiamato D’Alesio. Giocatori in esubero? Il problema di questa squadra non sono i giovani 2006: i rincalzi li hanno tutte le squadre, ma deve esserci un processo di crescita: Lonardo il primo anno alla Samb ha giocato una volta sola, poi è esploso nella stagione seguente».

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