Samb-Bra 1-0, SU E GIÙ

SAMB-BRA 1-0, LA CRONACA: KONATÉ REGALA I PRIMI TRE PUNTI
PALLADINI: «BENE NEL PRIMO TEMPO, POI SIAMO CALATI FISICAMENTE»

CHI VA SU
TRA CALCIO E RELIGIONE

Il clima di festa si respirava già a distanza di ore dal fischio d’inizio, con la migrazione collettiva verso il Tempio del Tifo: elettrizzante vedere una città (e non solo) che si smobilita con gente a piedi, in bici in auto o in moto tutta colorata di rossoblù pronta a riappropriarsi del proprio rito calcistico-religioso che è rappresentato dalle partite della Samb. Religioso, sì, perché vedere 9.000 e passa spettatori in uno stadio di Serie C (e con altri biglietti disponibili ne sarebbero potuti essere anche di più) è qualcosa che trascende la sfera terrena.

CHI VA GIÙ
QUEI GRANDI SETTORI VUOTI

Non si tratta di una critica alla decina di tifosi del Bra, che dopo la trasferta di più di 600 km sono stati omaggiati dalla società ospitante con pesce fritto e bevande (un’iniziativa che sa di terzo tempo rugbistico, brava Samb!), ma alle autorità che non hanno optato per destinare al pubblico di casa almeno uno dei due grandi settori (Curva Sud e Tribuna Laterale Sud) del Riviera rimasti vuoti. In questo modo, il colpo d’occhio sarebbe stato ancora più straordinario, facendo anche sorridere le casse sambenedettesi. La speranza è che la situazione possa cambiare in futuro.

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