LIVORNO-SAMB 2-1, LA CRONACA
MANCINELLI: «NON È STATA LA SOLITA SAMB,
MA LA TESTA NON ERA ALL’ASCOLI»
CHI VA SU
L’INIZIATIVA DEL VESCOVO
È sceso in campo in settimana il Vescovo, Gianpiero Palmieri, il quale unisce nella sua figura le diocesi di Ascoli e San Benedetto, cercando di avvicinare anche le due società e le due squadre con un pranzo, che, riecheggiando quello cinematografico di Babette, dove la protagonista si ingegna per sanare sulla buona tavola le discordie della sua comunità, ha avuto lo scopo di predisporre ad una sana competizione gli animi di chi, dopo le simpatiche sfide a biliardino, domenica e poi il successivo mercoledì si fronteggerà sul rettangolo verde. Nobile ed ammirevole tentativo di sottolineare gli indubbi valori umani e sportivi dei due prossimi storici eventi.
CHI VA GIÙ
IL CAOS PREVENDITA
Nella settimana che ha preceduto i possibilissimi divieti del doppio derby con l’Ascoli tra campionato e Coppa Italia, tutto ci si poteva aspettare tranne il caos che si è verificato nella prevendita per la trasferta di Livorno per i tifosi sambenedettesi. Dopo una prima apertura nella giornata di mercoledì, si sono aggiunte le limitazioni per i soli residenti di San Benedetto e possessori dell’odierna tessera del tifoso. Un modus operandi a dir poco contorto che, tuttavia, non ha fermato gli oltre 450 supporters sambenedettesi giunti nel settore ospiti dell’impianto toscano. Se questo dovrebbe essere il calcio del popolo…
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