La grinta di Roberto Palestini: «Che battaglia con Fujiwara, aspetto la rivincita»


di Daniele Bollettini

«Il mio corpo porta ancora i segni di quell’incontro ma sono orgoglioso di essere arrivato fino alla quinta ripresa ed essermi giocato la vittoria». C’è delusione, come è normale che sia dopo una sconfitta, ma c’è anche la consapevolezza che continuando su questa strada ci si potrà togliere tante soddisfazioni. Roberto Palestini, che lo scorso 21 aprile ha affrontato il cinque volte campione del mondo di Muay Thai (titolo WBC) Kunitaka Fujiwara. Incontro che non era valevole il titolo («Non so per quale motivo ma hanno tolto la messa in palio della cintura un paio di giorni prima») ma che si è disputato su standard molto elevati a livello internazionale. L’atleta del Team Diamond Italia porta ancora oggi postumi come i sette punti di sutura sotto l’occhio sinistro ma è comunque fiero di ciò che è riuscito a fare nella tappa nipponica di fine aprile: «Sono state cinque riprese disputate su livello altissimo, contro un campione di quel livello era naturale incassare diversi colpi pesanti ma io sono stato bravo a ribattere e a contendere il risultato fino alla fine». Spettacolo, quello di Tokyo, che è stato apprezzato dai tifosi e non solo. «La federazione giapponese e quella italiana si sono dette soddisfatte per l’esito dell’incontro, visto che spesso Fujiwara si è trovato a vincere ben prima delle cinque riprese e questo contro di me non è avvenuto – ha detto Palestini –. Per questo penso che nei prossimi mesi verranno organizzati altri eventi di carattere internazionale; io, intanto, aspetto con ansia la rivincita».


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