La riapertura del campionato di Serie A 2025/26 porta in dote una sconfitta severa nel punteggio, ma ricca di indicazioni per il futuro della Fi.Fa. Security Unione Rugby San Benedetto. Al “Nelson Mandela”, davanti a tribune piene che hanno sostenuto la squadra per ottanta minuti, passa la capolista Civitavecchia Rugby Centumcellae con il risultato finale di 26 a 47.
L’avvio di gara ha messo subito in chiaro i valori in campo. I laziali, favoriti per la vittoria finale, si sono presentati nelle Marche forti di un’organizzazione superiore e di una maggiore abitudine a giocare partite di alto livello. L’Unione ha cercato di contrastare l’avversario con dignità, ma il primo tempo (chiuso sul 14-30) è stato lo specchio delle difficoltà attuali: episodi sfavorevoli, ma soprattutto tanta inesperienza. I rossoblù hanno pagato a caro prezzo alcune ingenuità tattiche e falli evitabili, regali che una squadra cinica come il Civitavecchia non ha esitato a scartare, punendo ogni sbavatura difensiva dei padroni di casa. Tuttavia, nel secondo tempo, l’Unione non ha ammainato bandiera. Anzi, ha mostrato il piglio giusto per la categoria. Nonostante il passivo, i sambenedettesi hanno messo in mostra giocate di grande classe e azioni corali pregevoli, dimostrando che, quando la testa è libera e la disciplina regge, la qualità c’è.
Il 26-47 finale lascia l’amaro in bocca per ciò che si poteva gestire meglio, ma consegna al campionato una certezza: l’Unione Rugby San Benedetto c’è. La squadra ha ampi margini di miglioramento e ha dimostrato di possedere la tecnica, il coraggio e la dignità per misurarsi con tutti, anche contro le corazzate. La strada per essere all’altezza di un campionato di altissimo livello passa proprio dall’eliminare alcune ingenuità, ripartendo però dalla qualità del gioco espresso nella ripresa.
Fonte foto: Unione Rugby San Benedetto
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