Carlo Coppa, 40 anni all’anagrafe e da quasi 30 con la palla ovale in mano, ha avuto la soddisfazione di esordire in Serie A, a coronamento di una lunghissima carriera e ora si sta togliendo tante soddisfazioni in quanto, oltre a far parte della rosa della prima squadra, allena anche la formazione Under 16 della Fi.Fa. Security Unione Rugby San Benedetto.
«Ho iniziato tre anni fa ad allenare una delle squadre giovanili, l’U16, e in questo arco di tempo posso dire che qualche ragazzo che ha delle prospettive future c’è, anche se è ancora presto per parlarne. Per me è una soddisfazione grande quella di trasmettere ai ragazzi quello che è il rugby con i suoi valori. Almeno da quando ricopro questo ruolo c’è una piccola crescita dal punto di vista dei numeri anche se rimane sempre molto difficile in quanto il rugby è uno sport di nicchia. Sicuramente le vittorie della prima squadra e il passaggio prima in Serie B e poi in A ci ha dato una grossa mano come visibilità e questo lo si vede con i piccolini fino a dieci anni dove abbiamo avuto un ottimo riscontro. Sicuramente si sarà sparsa la voce che qui da noi c’è un ambiente sano, una società organizzata ma anche i tanti eventi ci hanno aiutato. Abbiamo anche la fortuna di avere società vicine con cui collaboriamo come Teramo, Ascoli e Ancarano che hanno permesso di raggiungere una quarantina di ragazzi per l’U16. Voglio sottolineare anche l’importanza della squadra cadetta che fa un po’ da ponte a quella che milita in Serie A».
Passando alla prima squadra di cui tu fai parte, nelle prime tre gare sono arrivate due sconfitte, in trasferta, e una vittoria. «Per quello che ho potuto vedere, la Serie A rispetto alla Serie B, ha un livello più alto anche se penso che possiamo competere. È chiaro che ci manca un po’ di esperienza e questo per noi deve essere un torneo di transizione e di apprendimento. Le due gare perse contro Paganica e Roma penso che possano essere portate a casa nel girone di ritorno. Non ho visto un grande divario anche se le prime quattro sembrano avere un altro ritmo. Come società ci siamo posti come obiettivo una medio-alta classifica. Ora il campionato rimarrà fermo per tre settimane per gli impegni della Nazionale e le utilizzeremo per recuperare gli infortunati. Quando riprenderemo, a fine novembre, affronteremo sempre in casa, Civitavecchia e Prato che occupano la prima e la terza posizione e saranno due test molto impegnativi ma gare da vivere al massimo».
Fonte foto: Unione Rugby San Benedetto


