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Fi.Fa. Security Unione Rugby, Di Bartolomeo: «Andiamo a Fano con la consapevolezza di essere forti»

Andrea Di Bartolomeo, numero 10 d’apertura della Fi.Fa. Security Unione Rugby, è al suo vero primo campionato in maglia rossoblu dopo l’infortunio di due anni fa e la sospensione per covid dello scorso anno. Alla vigilia del match contro Fano predica attenzione verso una formazione insidiosa: “Il Fano si è rinforzato e nelle ultime partite anche se ha perso, ha disputato delle ottime gare ed essendo la gara da giocare fuori casa risulta essere molto ostica. Abbiamo la consapevolezza che se dovessimo vincere, poi arriveremmo all’ultimo impegno in casa col Chieti con un grande entusiasmo. Per tornare avanti in classifica a Gubbio ci servono cinque punti di bonus”.

Quale sarà secondo te lo scoglio maggiore di questa gara?
Forse la pressione di dover vincere potrebbe rappresentare la maggiore difficoltà perché noi sotto pressione non giochiamo benissimo. Invece quando siamo tranquilli riusciamo a sviluppare il nostro gioco come avvenuto contro Ancona. Andiamo, comunque, a giocarci questa partita con la consapevolezza di essere forti e preparati ma senza essere presuntuosi”.

Ormai è chiaro che voi giocate meglio con i campi asciutti e viste le previsioni che danno sole potrebbe essere un fattore a vostro vantaggio.
“Sì noi giochiamo meglio con le mani che con i piedi e abbiamo giocatori molto veloci. Quando la palla riesce ad uscire pulita io, che sono colui che la deve passare a giocatori più veloci, riesco a farlo meglio e alla fine o andiamo in meta oppure guadagniamo parecchi metri di campo”.

Da quante stagioni militi nell’Unione Rugby?
Questa è la terza stagione ma in pratica è la prima in quanto il primo anno, il 2019-20 mi sono rotto il legamento crociato alla quarta partita e poi il campionato venne bloccato per il covid. Quello successivo è rimasto sempre fermo mentre quest’anno sono riuscito a giocare tutte le partite”.

La società quest’anno ha dichiarato il suo obiettivo che è quello di cercare di salire di categoria
Sì non dobbiamo nasconderci dietro un dito: ci siamo allenati per l’intero anno e siamo preparati e abbiamo fatto tanti sacrifici. Rispetto agli altri anni siamo più preparati anche a livello mentale. Abbiamo una difesa molto solida ed è difficile farci meta e poi abbiamo il nostro attacco che è poco prevedibile e con diverse soluzioni. Per tutte queste motivazioni dico che è ora di raccogliere quanto seminato”.

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