CAMPOBASSO-SAMB 1-1, LA CRONACA
PALLADINI: «UN PUNTO D’ORO, CE LO TENIAMO STRETTO»
Diceva Enzo Riccomini, ex mister rossoblù, “meglio feriti che morti”. È proprio il caso di ribadirlo dopo il pari arpionato con le unghie e con i denti in zona Cesarini nella serata piovosa dell’Axum Molinari. Quando tutto lasciava presagire che i lupi avrebbero inflitto alla Samb il terzo 1-0 consecutivo dopo quelli di due stagioni fa in Serie D e per giunta Gala aveva segnato proprio allo stesso minuto di Persichini, che aveva condannato Sirri e compagni alla prima sconfitta stagionale, deviando così il corso di quella stagione a favore del Campobasso poi promosso in Serie C, ecco che dal cilindro degli ospiti esce la magia di Marranzino, abile a conquistarsi e a calciare mirabilmente la punizione del pari. Scherzi della “breriana” dea Eupalla, che una settimana fa aveva condannato la Samb a subire la quarta sconfitta casalinga e quarta consecutiva in campionato con una punizione al 90° e stavolta restituisce il punto ad Eusepi e compagni sempre su calcio piazzato all’ultimo refolo di match.
In realtà, ci ha provato ancora la formazione di Palladini a complicarsi la vita anche nei minuti di recupero, rischiando ulteriormente, ma stavolta un pizzico di buona sorte e i guantoni di un superlativo Cultraro hanno evitato la quinta sconfitta consecutiva. Diciamo intanto che le pesanti assenze di Orsini, Zini e Konaté non sono state rimpiante, perché proprio i loro sostituti, rispettivamente Cultraro, Zoboletti e Marranzino, subentrato nella ripresa lungo l’out destro, sono risultati i migliori della serata con una particolare menzione per il numero uno ex Avezzano e per il centrocampista di scuola partenopea, visto che il primo ha blindato il match e il secondo l’ha impattato. Ma anche il terzino sambenedettese, nonché nipote dello storico presidente Ferruccio, ha ben figurato, soprattutto quando Palladini ha ridisegnato la Samb già nel corso del primo tempo secondo il 3-5-2 e appunto Zoboletti ha ricoperto quello che probabilmente è il ruolo a lui più congeniale, ovvero di “braccetto” destro difensivo.
Ancora una volta il layout di casa nostra è stato cangiante durante il match, considerato che si era partiti con un inedito 4-3-1-2 e Sbaffo alle spalle dell’anemico tandem offensivo Eusepi-Nouhan Touré, modulo rivelatosi però troppo lungo e con scarso collante tra i reparti. Bravo il trainer rossoblù a mettersi di fatto a specchio rispetto ai padroni di casa, limitandone la pericolosità, arrivata solo a seguito di alcuni strafalcioni in disimpegno. Nonostante una fase offensiva alquanto sterile ha però alla fine, e qui citiamo un altro amatissimo ex mister rossoblù, Giorgio Rumignani, gettato il cuore oltre l’ostacolo la Samb, conquistando un 1-1, che va oltre il semplice punto guadagnato in classifica.
È infatti un pareggio pesante quello strappato ai “lupi” sia perché, per quanto visto in campo, saranno concorrenti diretti per la salvezza, sia per aver ridato ossigeno a Palladini e i suoi, sia infine per ripagare la fedeltà di quei 300 e passa “aficionados”, che si sono fatti sentire eccome al Molinari e che meriterebbero sicuramente qualche soddisfazione in più. Speriamo proprio allora che arrivino già nel prossimo doppio turno casalingo contro Ternana e Pineto in un Riviera delle Palme purtroppo abituato alle razzie, dove però la Samb deve tornare a fare la voce grossa, unendosi a quella immancabile della sua tifoseria.
Alessio Perotti
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