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Torres-Samb 0-2, IL COMMENTO: Niente male per una squadra materasso…

TORRES-SAMB 0-2, LA CRONACA
PALLADINI: «PRIMO TEMPO QUASI PERFETTO»

È stata spesso rievocata in questi giorni l’ultima vittoria a Sassari, con tanto di invasione sarda, della SamBergamasco sotto l’egida di bomber Chimenti, da cui un Eusepi (5 reti in campionato più quella in Coppa, dopo le 17 marcature in Serie D), come da noi definito in stile Karim Benzema, sembra proprio aver preso il testimone, ed eccola rimaterializzarsi 51 anni dopo con un risultato all’inglese, che non ammette discussioni. Imbattuta in trasferta, dove prosegue a ruota dell’Ascoli, di cui replica le vittorie a Perugia e Sassari, la Samb ha pure mantenuto inviolata la propria porta, cosa che non le riusciva dalla gara d’esordio contro il Bra. La crisi degli uomini di Pazienza (ora a forte rischio esonero), alla terza sconfitta consecutiva, la seconda al Vanni Sanna, è stata acuita dall’aggressività e dall’entusiasmo della giovane banda di Palladini, che così esattamente all’opposto dei sardi ha inanellato la terza vittoria di fila.

Con un solido 4-3-3, in cui Bongelli ha replicato la prova di Perugia, sostituendo egregiamente Alfieri, il trainer di casa nostra ha impresso una decisa svolta all’andamento della sua compagine dopo un avvio di stagione altalenante. Squadra corta e pronta a ribaltare l’azione soprattutto nel corso di un ottimo primo tempo, la Samb ha ribadito di essersi pienamente calata nel clima della Serie C, con calciatori pronti ad aiutarsi l’un l’altro, mettendo costantemente in pratica la necessaria solidarietà tra singoli e reparti, fondamentale in campo. Qualche sbavatura c’è stata nella ripresa, in cui i cambi non hanno offerto una marcia in più, quando gli ospiti si sono limitati, un po’ troppo per la verità, a controllare gli attacchi, peraltro piuttosto sterili, dei padroni di casa senza mai innescare una ripartenza degna di nota: stavolta è andata bene che la spenta Torres non abbia accorciato le distanze, ma questo è certamente un aspetto, su cui ci sarà da lavorare e migliorare.

Sicuramente questa resterà una giornata memorabile soprattutto per patron Vittorio Massi, che lo scorso anno aveva detto: «Quando prenderò l’aereo, allora avrò capito di stare nel professionismo». Ed oggi questo vaticinio si è avverato, eccome, ma oltre al professionismo e al calciomercato “prospettico” per un campionato, che sarà tutto di rodaggio in un processo di crescita che riguarderà sia il collettivo che giovani individualità sulla rampa di lancio e che accrescerà senz’altro la patrimonializzazione societaria, è globalmente l’ecosistema Samb, che sta lievitando. A partire da un ambiente che si sente tutto partecipe, di fatto in prima persona (come lo era stato fino al termine degli anni Ottanta), delle vicissitudini del sodalizio rossoblù, passando per il coinvolgimento a livello imprenditoriale e sociale dell’intero territorio e dell’hinterland, storicamente di fede sambenedettese.

Senza dimenticare l’impegno in fatto di solidarietà e di integrazione come quello di sostenere l’iniziativa “Matti per il calcio”, torneo organizzato dall’UISP la settimana scorsa a San Benedetto con la partecipazione di squadre composte da pazienti e operatori nel campo della salute mentale, proprio oggi evidenziata in prima pagina da Luigi Garlando sulla Gazzetta dello Sport. Per finire poi con il cospicuo investimento nel settore giovanile, che, come sosteneva il compianto Gianluca Vialli, per essere efficace deve valere almeno il 20% del budget complessivo, curando in particolare impiantistica e il livello dei coordinatori ed istruttori, e proprio in questa direzione si sta muovendo, e bene, la società rossoblù. Si meritano ampiamente tutto ciò quei monumentali tifosi, che hanno accompagnato la Samb nella più lunga e complicata trasferta dell’anno e a cui veramente dovrebbe essere concesso un abbonamento “vitalizio”. Intanto quella che era dipinta come la “cenerentola” del girone, possiamo dire che tanto male non si sta comportando…

Alessio Perotti

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