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Russotto e il cambio a Bolzano: «L’ho presa male, ma è una cosa nata e morta lì»

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Dal Druso di Bolzano la Samb è uscita con un sacco pieno di rimpianti, zero punti, ma la consapevolezza di avere le armi per mettere in difficoltà anche una corazzata come quella di Zanetti. La seconda gara del Magi/bis cozza terribilmente con quelle che sono state le ultime uscite dal momento che non solo i rossoblù sono stati in gradi di reggere benissimo la pressione per l’intero match, ma soprattutto perchè è tornato a girare bene in particolare il reparto avanzato.Anche merito, a parte di un imprevedibile Stanco, di Russotto scheggia impazzita che ha analizzato così, ai microfoni di VeraTv, le più recenti uscite della squadra:

«È sotto gli occhi di tutti che il nostro campionato è stato molto altalenante, ma nonostante questo siamo stati in grado di fare buone gare contro squadre anche di alta classifica, ad eccezione della Triestina dove il passivo magari è stato fin troppo pesante. Tolta quella però abbiamo le buone prestazioni contro Pordenone, Feralpisalò e Sudtirol. Sicuramente abbiamo fatto dei passi in avanti, in  particolare, nelle occasioni da gol che nelle ultime giornate erano venute un po’ a mancare. Contro il Sudtirol, in particolare, dal campo avevamo una sorta di consapevolezza che ci faceva pensare che potessimo far male in qualsiasi momento. Innanzitutto quando c’è un cambio di allenatore vuol dire che qualcosa non va e quindi un allenatore che arriva a così poche partite dalla fine del campionato non è che può mettersi a stravolgere quelli che sono gli equilibri creati e di conseguenza prende per buono quanto di positivo vede. In questa situazione, come in occasione della partita di domenica contro il Sutirol, il mister si è detto soddisfatto perché ha visto una squadra più propositiva rispetto alla partita contro la Virtus e che a differenza di quella è rimasta in partita anche nel secondo tempo. C’è stato un miglioramento, ma nel calcio contano i risultati. Fare una buona prestazione e non raccogliere punti aiuta a metà: ti dà consapevolezza in più perché è stata una bella partita ma torniamo a casa con zero punti. Almeno veniamo da una sconfitta che ci lascia qualcosa di positivo. Ad esempio contro la Triestina ci è rimasta solo amarezza, sconforto e delusione, mentre contro il Sudtirol siamo usciti dal campo con qualcosa in più».


Russotto però quella partita non l’ha finita, richiamato in panchina da Magi al posto di Di Massimo. La sostituzione ha sorpreso, e particolarmente deluso, l’attaccante romano, che spiega:

«La reazione sulla sostituzione? Ero in un momento particolarmente positivo dove riuscivo sistematicamente a superare l’uomo. Il mister ha fatto una scelta decidendo di sostituirmi ed è chiaro che questa cosa mi abbia infastidito, in un certo senso. La mia reazione non è stata positiva né per Di Massimo, che è entrato al mio posto, né per il tecnico. È vero che sono un professionista ma sono anche un essere umano e ho dei limiti caratteriali, ma è una cosa nata e morta lì. Ho parlato con il mister dopo la gara e ho avuto la sua comprensione, magari poteva essere una scelta vincente con Alessio in gol, invece lo abbiamo subito ma questo è indipendente dal cambio perché magari se fossi rimasto in campo io l’avremmo preso lo stesso».

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