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Minuti: «Se sei la Samb devi sempre aggredire l’avversario. E il modulo…»

Nel trascorso di Pasquale Minuti, oltre alla Samb, c’è anche qualche piazza di un certo rilievo tra cui Avellino, Siena, Lanciano, Fano, Pisa e Giulianova. Pungolato, negli studi di VeraTv, ricorre a tutta l’esperienza maturata tra campi e panchine e legge con gli occhi del tifoso il momento che i rossoblù stanno vivendo:

«La Samb è in fase calante mentre ci sono Bassano, Reggiana e Pordenone in netta fase di crescita. A questo punto l’obietto deve essere per forza il secondo posto anche perché nel mercato di riparazione sono arrivati giocatori importanti. – spiega l’ex tecnico rossoblù – Per me un po’ di colpa ce l’ha il modulo. In rosa ci sono tanti esterni e non abbiamo una seconda punta che consenta di giocare con il 3-5-2 se non il solo Di Massimo. Gli altri devono adattarsi. Miracoli ha determinate caratteristiche e ha bisogno di un giocatore in fase di appoggio perché il difensore avversario arretra. Parliamo di una squadra nata con le caratteristiche di Moriero. Io credo che un tecnico che subentra debba adattarsi ai giocatori che ha per poi aspettare dicembre e prendere altri giocatori funzionali al proprio gioco. Io questo nella Samb non l’ho visto».

Una parte della colpa può essere proprio del modulo e della mentalità?

«Il 3-5-2 in fase di copertura diventa 5-3-2 e io credo che non si possa giocare in casa con cinque difensori. Ora tendiamo ad aspettare l’avversario, per mentalità, mentre la Sambenedettese deve andarsi a conquistare la vittoria aggredendo l’avversario. Contro il Mestre non si è vista la grinta di Capuano. Ricordo che quando giocavo io al Riviera, e attaccavamo sotto la Curva, avevamo una carica incredibile. Si vedeva una differenza profonda tra il primo e il secondo tempo…»

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