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I limiti della squadra e le colpe di Roselli: Triestina-Samb, IL COMMENTO


TRIESTINA-SAMB FINISCE 4-0, LA CRONACA

FEDELI: «MI VERGOGNO DI RAPPRESENTARE QUESTA SQUADRA»

ESONERATO GIORGIO ROSELLI

Quella del Nereo Rocco è l’ultima partita di Giorgio Roselli sulla panchina della Samb. L’esonero dell’allenatore umbro non è figlio soltanto dei risultati, fondamentali per ogni allenatore e ancor di più se si ha a che fare con un presidente come Franco Fedeli. Se il tecnico che ha raccolto la formazione rivierasca nei bassifondi della classifica si ritrova ad essere cacciato dopo averla portata in zona play off è per l’incapacità di migliorare il gruppo in determinati aspetti. Il primo è la passività con cui la Samb si è spesso rapportata nei confronti delle avversarie. È vero, e lo stesso Roselli lo ha più volte sottolineato (non ultimo a Trieste), che c’è uno differenziale qualitativo non indifferente nei confronti delle big del campionato, ma è innegabile che quando la Samb è riuscita ad esprimersi in maniera propositiva ha messo in difficoltà anche le grandi del gruppo B (non a caso è imbattuta con Pordenone e Feralpisalò nel doppio confronto). Altro aspetto negativo è il rendimento esterno, il secondo peggiore di tutto il campionato: lontano dal Riviera la Samb ha vinto solo sul campo della Virtus Verona, rimontando all’ultimo minuto in superiorità numerica. Troppo poco per pensare di fare qualcosa ai play off, soprattutto se si pensa che chiudendo la regular season nelle ultime posizioni utili per accedere agli spareggi questi saranno giocati spesso lontano da casa. Altro elemento che è da trascurare il rendimento degli ultimi due mesi, ben al di sotto rispetto al periodo precedente: nelle ultime 12 partite la Samb ha vinto soltanto con la derelitta Ternana, poi 5 pareggi e 6 sconfitte. Perché comunque alla fine i numeri contano più di tutto nel calcio, soprattutto se hai a che fare con Fedeli. Per questo l’esonero di Roselli non stupisce nemmeno più di tanto, giusto o meno che sia.

Daniele Bollettini

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