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Hc Monteprandone, arriva il quarto successo consecutivo: Falconara battuta 33-24


HC MONTEPRANDONE-HC FALCONARA 33-24
HC MONTEPRANDONE: Cani 4, Capocasa, Carlini 3, Coccia 5, Di Girolamo 1, P. Funari, Khouaja 2, Lattanzi 1, Mattioli 5, Mucci, Pantaleo 9, Parente 3, Salladini, Simonetti, Tritto, Vagnoni. All.: Vultaggio.
HC FALCONARA: Antelmj, Bernabei, Borsini, S. Cionna, A. Cionna, Dominelli, Onofri, Petreni, Ricci, Sbrollini, Serrani. All.: Cardogna.
Arbitro: Ramoul.
NOTA: parziale primo tempo, 13-14.

MONTEPRANDONE – La quinta vittoria stagionale (quarta consecutiva) e il primato difeso, seppure in coabitazione con Pescara (mentre il Cus Ancona, al primo scivolone, a Chieti, pur avendo una gara in meno al massimo andrà a fare compagnia alla coppia di testa del girone Marche-Abruzzo della serie B maschile).

Ma le note positive per l’Handball Club Monteprandone finiscono qui. Perché il 33-24 rifilato all’HC Falconara al Colle Gioioso rappresenta una delle prestazioni in campionato più discutibili dei blu. Tanto che al termine della gara coach Andrea Vultaggio è arrabbiato: “Abbiamo dimostrato di non essere ancora maturi per pensare di poter rimanere in altissima quota. Ho visto troppe cose che non mi sono piaciute. Ecco perché il nostro imperativo, da qui in avanti, dovrà essere: volare basso, anzi bassissimo. Siamo riusciti a evitare la sconfitta grazie a una ripresa dove abbiamo difeso come dovevamo”.

Frusta quanto mai salutare per un gruppo assai giovane, che dopo l’entusiasmante impresa di Pescara scende in campo molle. E Falconara, avversario più che alla portata, ne approfitta: Falchetti avanti anche di tre (4-7) e blu costretti a inseguire. Con fatica si va al riposo sul 13-14.

Nella ripresa Monteprandone si ritrova. E la differenza – tecnica, fisica, insomma di tutto – tra le due squadre diventa palpabile. Minuto dopo minuto il margine a favore dei padroni di casa aumenta e Falconara si deve arrendere per la terza volta in stagione. I ragazzi di Vultaggio, invece, restano in cima alla classifica. Ma per continuare a sognare, è l’ammonimento arrivato dopo la sirena dal coach blu, serviranno ben altre partite.


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