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Esposito umilia la Samb: anche il Matelica fa festa al Riviera. Beoni rischia grosso

SAMB – MATELICA    1 – 4

MARCATORI: 3'pt Giovannini, 19'pt Titone, 24'pt Girolamini, 10'st e 30'st Moretti.

 

LE FORMAZIONI

SAMB (4-2-3-1): Cosimi ('96); Tagliaferri ('97), Salvatori, Conson (24'st Prandelli), Montesi ('96); Barone, Sabatino; Palumbo (8'st Bonvissuto), Titone, Pezzotti (c); Sorrentino ('95) [8'st Trofo ('95)]. A disposizione: Pegorin, Flavioni, Gori, Mattia, Lomasto, Casavecchia, Prandelli. Allenatore: Loris Beoni.

MATELICA (4-3-3): Nobile ('96); Frinconi, Borghetti, Gilardi, Vallorani ('96) [45'st Boskovic ('96)]; Moretti (38'st Perfetti), Borgese, Girolamini ('97); Giovannini ('95), Picci, Esposito (24'st Bondi). A disposizione: Renzi, Lispi, Boria, Spitoni, Pesaresi, Lasku. Allenatore: Aldo Clementi.

ARBITRO: Di Cairano di Ariano Irpino (Caso-Montagnani).

AMMONITI: 34'pt Titone, 44'pt Girolamini, 45'pt Giovannini, 29'st Sabatino, 29'st Picci.

ANGOLI: 6 – 4.

RECUPERI: 1' – 3'.

NOTE: Cielo poco nuvoloso, temperatura di 21°C circa. Terreno di gioco in discrete condizioni. Samb in completo nero, maglia con striscia verticale rossoblù; Matelica in maglia biancorossa, pantaloncini neri e calzettoni rossi. Spettatori: 1385 abbonati, 1454 paganti.

Seconda sconfitta interna consecutiva per i rossoblù, che cadono 4 – 1 sotto i colpi di uno scatenato Vittorio Esposito. Ora la posizione mister Beoni deve davvero sentirsi in discussione…

Un'altra umiliazione. La Samb si schianta col Matelica, rimediando la seconda sconfitta interna consecutiva ed incassando altri 4 gol al Riviera. Un colpo troppo duro: non è eccessivo pensare che potrebbe costare la panchina a Loris Beoni. La capolista, in poco più di un'ora, viene umiliata dalle giocate di un solo calciatore: Vittorio Esposito. A dire il vero il match inizia subito in salita per i rossoblù: dopo tre minuti di gioco Giovannini si ritrova quasi libero da marcatura al limite dell'area di rigore, salta con una finta Cosimi ed appoggia in rete di sinistro realizzando l'1 – 0. La Curva Nord per tutto il primo tempo è in silenzio: qualche applauso arriva soltanto in occasione del gol di Titone, che al 19' realizza di testa su calcio di punizione il gol dell'1 – 1. Il pareggio, però, non è destinato a durare. Dopo appena cinque minuti la Samb si ritrova ancora in svantaggio. Esposito, già pericoloso in precedenza, semina il panico sulla sinistra e dopo aver superato ben quattro avversari arriva sul fondo, prima di servire l'assist vincente a Girolamini: il numero undici biancorosso, appostato al limite dell'area piccola, non deve far altro che stoppare ed appoggiare in rete. La Samb fa il gioco, ma pur arrivando con frequenza nella trequarti avversaria non riesce ad impegnare il portiere Nobile. A complicare le cose ci si mette anche la terna arbitrale, che stoppa sul nascere ogni tentativo sambenedettese con segnalazioni a volte più che dubbie: al 34' Titone la prendere male per l'ennesimo fallo contro e viene ammonito. Ma ha del clamoroso ciò che avviene dieci minuti più tardi. In una delle ultime azioni del primo tempo la Samb va in gol sugli sviluppi di un calcio di punizione: Nobile esce a vuoto e Salvatori la mette dentro di testa, ma la bandierina del secondo assistente Montagnani si alza per l'ennesima volta, segnalando un fuorigioco che sembra inesistente. Si va al riposo con la Samb sotto. Al termine della pausa succede un tifoso accusa un improvviso malore. Mentre le squadre stanno iniziando a scendere in campo, in Tribuna Laterale Nord uno spettatore accusa un malore e si accascia a terra. Subito viene richiamata l'attenzione di chi si trova sul terreno di gioco ed arrivano i soccorsi. Sono minuti frenetici, vissuti col fiato in gola in tutto lo stadio. La partita riparte con venti minuti di ritardo. Nella ripresa inizia a cantare come sempre la curva. All'8' doppio cambio per Beoni: dentro Trofo e Bonvissuto per Sorrentino e Palumbo. Con l'innesto del centrocampista ex Akragas la Samb passa al 4-1-4-1, ma paga sempre a caro prezzo le sfuriate di un incontenibile Esposito. Il “Messi del Molise” ne combina di ogni sulla fascia sinistra, ma Tagliaferri e compagni non riescono mai ad arginarlo. Al 10', addirittura, il fantasista biancorosso manda tutti in bambola, e dal fondo serve la palla del 3 – 1 sui piedi di Moretti: azione fotocopia rispetto al secondo gol matelicese, che dimostra sia la classe dell'assist-man sia la fragilità del reparto arretrato rossoblù. La Samb potrebbe rifarsi subito sotto con Bonvissuto qualche istante più tardi: l'attaccante siciliano si ritrova solo contro il portiere su invito di Pezzotti, ma al momento della conclusione sembra non saper cosa fare e spara addosso a Nobile. Alla mezz'ora arriva il colpo che atterra definitivamente i rossoblù: Picci riceve tutto solo al limite dell'area, si coordina e con un rasoterra preciso batte Cosimi sul secondo palo. In tribuna c'è già chi comincia sfollare, il silenzio che attanaglia il Riviera è pesantissimo. A soli quindici giorni dalla sconfitta col Monticelli la Samb subisce un'altra umiliazione. Il presidente Franco Fedeli scende sul terreno di gioco ed assiste al finale di gara posizionato all'imboccatura del sottopassaggio che porta negli spogliatoi: al momento del triplice fischio dell'arbitro Beoni imbocca velocemente proprio quel tunnel e tra i due c'è uno rapido e gelato scambio di sguardi. Che sia il primo indizio di un addio?

Daniele Bollettini

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