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È grande Samb a Cesena: 3-1 all’Orogel. Cernigoi in porta nel finale


CESENA-SAMB 1-3

di Domenico Del Zompo

MARCATORI: 25’pt Rapisarda, 30’pt Angiulli, 15’st Borello, 31’st Miceli

CESENA (3-4-3): Agliardi; Maddaloni (1’st Zerbin), Ciofi, Sabato (23’st Brunetti); Brignani, Valencia (30’st De Feudis), Franco, Giraudo; Borello, Butic (30’st Sarao), Zecca. A disp. Valeri, Rosaia, Pantaleoni, Stefanelli, Capellini, Marson. All. Modesto.

SAMB (4-3-3): Santurro; Rapisarda, Miceli, Di Pasquale, Gemignani; Rocchi (42’st Biondi), Angiulli, Frediani (42’st Trillò); Volpicelli (27’st Orlando), Cernigoi, Di Massimo (12’st Gelonese). A disp. Raccichini, Fusco, Zaffagnini, Bove, Piredda, Carillo, Garofalo, Panaioli. All. Montero.

ARBITRO: Colombo di Como (Carrelli-Polito).

ESPULSI: 49’st Santurro.

AMMONITI: 26’pt Brignani, 42’pt Montero, 6’st Cernigoi, 7’st Volpicelli, 26’st Brunetti

ANGOLI: 5-3.

RECUPERI: 1’-6’.

NOTE: Terreno di gioco in buone condizioni. Cielo coperto, temperatura di 20° circa. Cesena in completo bianco con pantaloncini neri, Samb in maglia rossoblù. Spettatori: 10.887 (8.715 abbonati, 997 da San Benedetto).


Rapisarda, Angiulli e Miceli. Nel giorno di San Benedetto Martire la Samb esce fuori dal Manuzzi con tre punti importantissimi innanzitutto in chiave classifica, dove i rossoblù continuano a guardare quasi tutti dall’alto, poi anche dal punto di vista del morale.

Montero, in conferenza stampa, aveva parlato di una partita brillante tra due squadre in forma e che amano giocare a viso aperto. Una analisi che non si distacca molto dalla realtà. Ad aprire le danze è Angiulli, nei primissimi minuti, a scaldare le mani di Agliardi con una conclusione mancina dal limite dell’area. Il Cesena quindi risponde cercando di imbastire col trio Zecca-Butic-Borello. I rossoblù, però, si prendono la copertina del match. Dopo un paio di tentativi andati a vuoto, tra cui uno goloso targato Di Massimo, Agliardi si ritrova costretto a raccogliere la palla dal fondo del sacco. Corner battuto corto sui piedi di Di Massimo, il numero 7 lancia in area dove, sul secondo palo, è appostato Rapisarda come un rapace: 1-0. Come un cane con l’osso la Samb non molla la presa e continua nel pressing. Giraudo spazza di testa, ma il rilancio è corto. Fuori area c’è, pronto, Federico Angiulli che col mancino ribatte subito cogliendo lo specchio della porta: la sfera bacia il palo interno e accarezza la rete. Al Manuzzi si balla la Samba. È interesse dei rivieraschi abbassare il ritmo mantenendo il possesso, così il centrocampo dà man forte per tirare il fiato negli ultimi minuti del primo tempo. Nel tunnel del Manuzzi scende una Samb forte di un buon vantaggio e un Cesena in crisi d’identità. Modesto si sarà fatto sentire negli spogliatoi. Cambia radicalmente l’approccio del Cesena che dopo tre minuti, col neoentrato Zerbin, coglie un clamoroso palo a Santurro battuto. Continua ad essere un match accesissimo con continui capovolgimenti di fronte. Tuttavia gli ospiti sembrano aver abbassato il baricentro, anche in virtù del nuovo assetto cesenate con un 3-4-3 più offensivo. Montero richiama Di Massimo per Gelonese, si alza Frediani. L’attaccante abruzzese, poco prima di uscire, aveva anche servito un buon assist a Cernigoi che però aveva strozzato col sinistro il pallone del 3-0. Al 17’ però il Cesena accorcia le distanze. Zerbin, devastante sulla sinistra, sfonda e trova dentro Borello, più lesto di tutti a mettere alle spalle di Santurro. La Samb pare accusare il colpo, ma non disdegna comunque la fase offensiva. C’è però un po’ di confusione negli ospiti che grossi problemi ad Agliardi non riescono a crearli. Alla mezz’ora se ne incarica Frediani che conquista e batte un calcio di punizione. Sugli sviluppi arriva pure un corner che allunga la presenza ospite nella metà campo del Cesena. E a cristallizzare il momento ci pensa il “Micio” Miceli. Calcio di punizione, poco lontano dalla bandierina alla sinistra di Agliardi. Frediani batte dentro e pesca il muro di difesa che incorna e batte l’estremo di casa sotto il settore dei rossoblù. Al Manuzzi è delirio sambenedettese, ma Montero in panchina continua ad essere tarantolato e lo fa a ragione, perché nel finale c’è comunque da soffrire. All’inizio del recupero Santurro, già ammonito in precedenza, si becca il secondo giallo e lascia i suoi in dieci. Le sostituzioni per gli ospiti (quattro, ma effettuate in tre momenti diversi della partita) sono esaurite, così in porta ci va chi è solito fare il contrario: Iacopo Cernigoi. Minuti di apprensione, ma il centravanti-portiere non deve sporcarsi i guanti prima di esultare insieme ai compagni e ai mille cuori sambenedettesi presenti all’Orogel Stadium.


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