Vicenza, niente sciopero. De Giorgio: «Lo faremo per i tifosi. Situazione inconcepibile»

Dopo il Modena si è aperto un altro spinoso caso in Serie C. Il Vicenza, prima del gruppo Vi.Fin. e ora del presidente Sanfilippo rischia di non scendere in campo sabato contro il Gubbio. I motivi risiedono nel mancato pagamento degli stipendi dei mesi di settembre ed ottobre, ma sembra che la società non navighi comunque in acque tranquille e i debiti siano ingenti. Senza soldi non si gioca, o forse si. Nella conferenza infrasettimanale non si è presentato mister Zanini, ma i tre elementi di spicco della rosa, vale a dire: capitan Stefano Giacomelli, Marco Romizi e Pietro De Giorgio.

«Abbiamo minacciato lo sciopero – ha spiegato l’attaccante – per cercare di capire cosa sta succedendo in società. Ad oggi non è stata mantenuta l’ennesima promessa, ma non abbiamo saltato neanche un allenamento e a Gubbio ci saremo. Siamo qui soltanto per i nostri tifosi, gli unici che meritano rispetto».

Il capitano ha aggiunto:

«Viviamo una situazione inconcepibile, ma non abbiamo mai avuto la seria intenzione di scioperare. Volevamo solo smuovere la situazione, ma dobbiamo scendere in campo per i tifosi che, nonostante i risultati non sempre siano arrivati, ci hanno sostenuto».

Il momento dei biancorossi assume contorni piuttosto gravi, come specifica l’avvocato Umberto Calcagno, vicepresidente dell’assocalciatori:

«È molto difficile perché l’ambiente da tempo è sotto pressione a causa delle promesse non mantenute. Stanno ragionando su cosa fare. Col Gubbio i biancorossi potrebbero non giocare, ma è possibile che lo sciopero scatti dalla gara successiva. Senza soldi, comunque, non si gioca più»

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