Vi presento la Fermana: «Fa bene con le grandi? Perché c’è gente che ha fatto la gavetta»

Una squadra di carattere, che nonostante le difficoltà in attacco ha una sua identità e sa cosa fare in mezzo al campo, specie quando affronta le big. Ecco la Fermana che domani sera si presenterà al Riviera delle Palme con l’intento di fare uno scherzo di fine anno alla Samb. La conosciamo meglo attraverso le parole del collega Paolo Gaudenzi, responsabile del settore Sport di Cronache Fermane.

Con che spirito arrivano al mach di venerdì sera i canarini?

«Arriva con la fiducia che possono dare la partita di andata e una classifica soddisfacente, anche se contro il Ravenna non è arrivata un’ottima prestazione, come invece era accaduto contro il Renate. Non a caso mister Destro ha sottolineato come la sua squadra sia brava a non subire gol, ma abbia anche qualche difficoltà nel trovarlo»

Suona strano sentire di una squadra che fatica a segnare quando in attacco c’è gente come Sansovini e Lupoli…

«Forse si tratta di un reparto costruito per un tipo di gioco diverso, sfruttando di più le caratteristiche dei brevilinei. Infatti, se esterni come Petrucci da un lato sono bravi a mettere in area tanti cross, sulle palle alte gente come Sansovini e Lupoli non esprime le sue doti migliori. Anche per questo qualche giorno fa è stato messo sotto contratto l’ex Ancona Cognini».

Come trovi cambiata la Samb sotto la gestione Capuano?

«Il nuovo allenatore mi sembra molto più attento nella fase difensiva: penso che quella di oggi sia una Samb più solida e cinica rispetto a quella che si è presentata a Fermo qualche mese fa».

Dal canto suo la Fermana è una squadra che ha dimostrato di saper dare il meglio quando affronta le squadre più blasonate del torneo, battendo Renate e Feralpisalò e riuscendo a strappare uno 0-0 in casa del Padova.

«Penso che questo sia dovuto anche al fatto che in alcune partite sia determinante la voglia di emergere e di mettersi in mostra di un gruppo che in questi anni ha fatto tanta gavetta. È vero, però, che in altre partite questa mentalità non è bastata per superare squadre anche più abbordabili. Il percorso di crescita della Fermana, però, passa anche da qui».

Redazione

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