Vi presento il Vicenza: «I debiti, il fondo lussemburghese, il caos allenatore…»

Sarà il Vicenza ad ospitare la Sambenedettese domenica, per la dodicesima giornata di campionato: i rossoblù cercano immediato riscatto dopo il deludente pari interno con il Fano, e troveranno ad attenderli un avversario in grande difficoltà. Tramite le parole del collega Giancarlo Tamiozzo, del Giornale di Vicenza, abbiamo analizzato la difficile situazione che stanno vivendo i veneti sotto tutti i punti di vista.

Giancarlo, come si è arrivati a questa situazione così complicata?

«Possiamo dire che questa vicenda dura da parecchio tempo, in quanto la situazione che si vive a livello societario condiziona inevitabilmente tutto ciò che gravita intorno alla squadra, dai risultati alla serenità dell’ambiente. Il Vicenza infatti è in vendita, in quanto la società ha accumulato diversi debiti, e sono in corso diverse trattative: il possibile acquirente, per ora più accreditato, è la holding lussemburghese Boreas Capital; le trattative vanno avanti da un po’, e ci sono stati diversi alti e bassi e colpi di scena, ma forse si vede all’orizzonte il momento del closing. In caso di esito negativo, sicuramente ci sarebbe continuità da parte degli attuali proprietari, che continueranno a cercare qualcuno che possa affiancarli o rilevare la società».

Caos allenatore: chiarimento sull’esonero e ritorno lampo di Colombo?

«Sicuramente è un episodio dannoso per l’ambiente, ma c’era insoddisfazione per l’operato di Colombo, che due sere fa era stato esonerato. Nel frattempo Lerda aveva tenuto un colloquio con l’amministratore delegato per un suo possibile ritorno, ma è stato mandato via in quanto il mattino dopo è stato comunicato che in panchina sarebbe rimasto Colombo, e si andrà avanti con lui».

A livello di squadra invece, c’è una grave crisi dopo un inizio promettente.

«I ragazzi chiaramente risentono di ciò che accade intorno a loro, della mancanza di sicurezza e di solidità. La squadra è stata costruita in corso d’opera, essendo partiti in ritiro estivo per lo più con ragazzini. Sembrava che l’iniziale 4-3-3 potesse garantire un equilibrio, ma c’è stato un calo vistoso dovuto alla difficoltà di uomini chiave come Malomo in difesa e Ferrari in attacco, che fin ora non ha garantito a livello finalizzativo. È stata anche netta l’involuzione del gioco e della manovra, con un De Giorgio spento nelle ultime gare. La somma di questi fattori porta alla crisi che si sta vivendo».

Gian Marco Calvaresi

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