Super Mancuso abbatte il muro del Teramo: al Riviera la Samb torna a sorridere

SAMB – TERAMO 2-0

MARCATURI: 11’st e 46’st Mancuso

LE FORMAZIONI

SAMB (4-3-3): Aridità; Di Filippo, Mori, Radi, N’Tow; Lulli [45’st Candellori], Damonte, Sabatino; Tortolano [30’st Di Massimo], Sorrentino [20’st Fioretti], Mancuso. A DISPOSIZIONE: Pegorin, Di Pasquale, Berardocco, Pezzotti, Zappacosta, Doua Bi, Tavanti, Mattia, Vallocchia. ALLENATORE: Ottavio Palladini.

TERAMO (3-5-2): Rossi; Magnanelli, Speranza, Caidi; D’orazio, Ilari, Petermann, Bulevardi [1’st Di Paolantonio], Steffè [15’st Petrella]; Sansovini, Croce [39’st Fratangelo]. A DISPOSIZIONE: Calore, Capitanio, Orlando, Cericola, Forte, Scipioni, Mantini, Cesarini, Sales. ALLENATORE: Federico Nofri Onofri.

ARBITRO: Pierantonio di Legnano (Di Stefano-Mazzei).

AMMONITI: 36’pt Bulevardi, 39’st Sabatino, 45’st Caidi, 47’st Mancuso.

ANGOLI: 3-3

RECUPERI: 0’-3’.

NOTE: Cielo coperto, temperatura 12 gradi. Terreno di gioco in discrete condizioni. Samb in tenuta rossoblù, completo grigio per il Teramo. Spettatori: abbonati 2012, paganti 3100; incasso totale di 31.772 euro.

La Samb dimentica il ko di Reggio grazie ad una doppietta del numero sette che balza anche al primo posto della classifica marcatori. Rossoblù a due punti da Bassano e Venezia…

SAMB – TERAMO 2-0
MARCATURI:
11’st e 46’st Mancuso

LE FORMAZIONI
SAMB (4-3-3):
Aridità; Di Filippo, Mori, Radi, N’Tow; Lulli [45’st Candellori], Damonte, Sabatino; Tortolano [30’st Di Massimo], Sorrentino [20’st Fioretti], Mancuso. A DISPOSIZIONE: Pegorin, Di Pasquale, Berardocco, Pezzotti, Zappacosta, Doua Bi, Tavanti, Mattia, Vallocchia. ALLENATORE: Ottavio Palladini.
TERAMO (3-5-2): Rossi; Magnanelli, Speranza, Caidi; D’orazio, Ilari, Petermann, Bulevardi [1’st Di Paolantonio], Steffè [15’st Petrella]; Sansovini, Croce [39’st Fratangelo]. A DISPOSIZIONE: Calore, Capitanio, Orlando, Cericola, Forte, Scipioni, Mantini, Cesarini, Sales. ALLENATORE: Federico Nofri Onofri.
ARBITRO: Pierantonio di Legnano (Di Stefano-Mazzei).

C’è una difesa completamente rinnovata e totalmente inedita nella Samb:  al centro Radi e Mori, sulle fasce Di Filippo a destra e N’Tow a sinistra. Fioretti siede in panchina, davanti spazio a Sorrentino, Tortolano e Mancuso, tridente che fino ad ora ha dimostrato maggior affidabilità e peso. Onofri arriva con il 3-5-2, abbottonato in fase di non possesso dove D’orazio e Steffè si abbassano sulla linea difensiva rimpolpando il reparto arretrato modificando così il sistema di gioco in un più abbottonato 5-3-2. Samb subito viva e pimpante, in particolare sulla fascia dove opera Emiliano Tortolano che nell’arco del primo quarto d’ora fa girare la testa a Steffè in un paio di occasioni. Il ritmo dei rossoblù mette in difficoltà il Teramo e la prima conclusione da brivido parte dal piede di Sabatino, dopo essere stato servito da Sorrentino al termine di una bella azione corale. Rossi sembra toccare, in tuffo, ma il guardalinee dice no, tra le proteste dei padroni di casa. Dopo quarantacinque minuti di gioco viene da chiedersi se il Teramo sia sceso in campo, visto che la Samb ha, in pratica, giocato da sola sfiorando il gol in, almeno, due limpide occasioni. Ultima la palla sparata in curva sud da Sabatino sugli sviluppi di un corner, quando, completamente abbandonato a se stesso, colpisce malissimo di testa. La ripresa segue il canovaccio del primo tempo, con la variante Di Paolantonio sull’esterno del Diavolo. Dopo cinque minuti ancora Tortolano tratta Staffè come un ostacolo e lo manda in tilt con un rapido gioco di gambe per riuscire a portarsi sul fondo. Da lì arriva il cross per Sabatino che chiude, male, al volo. È solo l’antipasto da spizzicare in attesa del gol rossoblù. Dopo dieci minuti di gioco Damonte si ritrova il pallone tra i piedi nella zona centrale della trequarti ospite, vede e serve con un lancio millimetrico Mancuso, impegnato in una perforazione nel muro eretto dal Teramo. Il cuoio viene intercettato dal sinistro del numero sette e resta in orbita fino alla precisa conclusione che trafigge Rossi. Provano ad alzare la testa gli ospiti e lo fanno con un calcio d’angolo al 25’, impatta Speranza in area, ma la sfera termina fuori. Ancora Teramo avanti, con la Samb impegnata a mettere in ghiaccio la vittoria. N’Tow non riesce a cacciar via un pallone dall’area e regala il possesso sulla fascia a Di Paolantonio che prova ad accentrarsi e viene steso pochi metri fuori dall’area rossoblù. La punizione di Petermann è potente, ma imprecisa e muore alle spalle della porta di Aridità. Palladini regala uno scampolo di partita ad Alessio Di Massimo e Giordano Fioretti, che rilevano gli stremati Sorrentino e Tortolano. Qualche imprecisione di troppo dei rossoblù dà fiducia al Teramo che si fa vedere dalle parti di Aridità, ma senza fortuna. Di Massimo irride la retroguardia biancorossa quando, a cinque dal termine, riceve da Mancuso lanciato in contropiede dopo aver rubato palla a centrocampo. L’ex Avezzano entra in area dopo una lunga sgroppata e mette a sedere due avversari per poi andare a concludere con il mancino, Rossi si salva in angolo. Mancuso non lascia e raddoppia al 46’ quando Fioretti si beve due avversari sulla fascia e mette al centro per l’accorrente bomber che, con un mancino velenoso brucia Rossi e chiude la contesa. Il Teramo sparisce definitivamente dai radar e dopo il fischio finale si chiude sotto la sud e rientra, mestamente negli spogliatoi. Il Sambodromo esplode di gioia e dopo la bella e netta vittoria echeggia il ben noto “Lolololololololo”.

Domenico del Zompo

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