Samb-Reggiana e quei 7mila del Riviera: quando fu il Sambodromo a indire la “Giornata rossoblù”

La gara di domenica vedrà di scena la Reggiana di Leonardo Menichini nello stadio rossoblù che Pezzotti e soci devono riportare ad essere un fortino inespugnabile. Fondamentale l’apporto del “dodicesimo uomo”…

I playout in tasca e un pari scialbo (utile con i risultati delle altre squadre), questo poco conta ed è il caso in cui la partita può passare in secondo piano perché la Samb che scese in campo in quella gara, quel Samb-Reggiana del 19 maggio 2009, era una squadra che cercava la salvezza con il sangue e il sudore, ma che poi cadde a Lecco. In panchina c'erano Chimenti e Rumignani, un allenatore in campo, Ottavio Palladini, Titone, Morini, Tinazzi, tanti nomi che riportano alla mente una squadra che gettava il cuore oltre l'ostacolo applaudita, nonostante non fosse riuscita a mantenere la categoria. “Oggi”, per intenderci domenica alle 14.30, i rossoblù se la vedranno al Riviera con la Reggiana, ma con spirito opposto rispetto ad otto anni fa: si sta lottando per un posto  nei playoff e si affronta una diretta concorrente, una di quelle che all’andata insidiò le sicurezze nel gioco rossoblù imponendo una pesante sconfitta, su tutti i fronti. Ed è in queste gare, in questi scontri diretti, che si vede la necessità dell’uomo in più: il Sambodromo. Nella sfida della Prima Divisione, anni fa, erano presenti circa 7mila spettatori, un muro. I reggiani rimasero estasiati nel vedere tanto attaccamento e Palladini, che in quella gara dirigeva il centrocampo, disse in sala stampa: «Il pubblico ci sta dando una mano, così affrontiamo sempre le gare con lo spirito giusto. Vedere lo stadio così pieno, oggi, per me che sono di San Benedetto è stata una grande emozione».  

Domenico del Zompo

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