Ricaduta Porto d’Ascoli: il Fabriano Cerreto vince 2-0

FABRIANO CERRETO – PORTO D'ASCOLI 2 – 0

MARCATORI: 44'pt Martellucci, 26'st (autogol) Sensi.

 

LE FORMAZIONI

FABRIANO CERRETO: Spitoni, Savelli, Severini, Scotini, Boinega, Lanzi, Aquila (35'st Moretti), Bartoli, Francioni (47'st Berettoni), Piergallini (30' st Iacoponi), Martellucci. A disposizione: Rossi, Chiavelli, Broglia, Bellucci. Allenatore: Nicola Spuri Forotti.

PORTO D'ASCOLI: Cinaglia, Leopardi, Viti (25' Tommasi), Biancucci, Ciotti, Sensi, Cingolani (23'st Ursini), Tedeschi, Rosa, Bolzan, Gabrielli (11' st Nepa). A disposizione: Menzietti, Calvaresi, Donzelli, Croci. Allenatore: Stefano Filippini.

ARBITRO: Sacchi di Macerata.

AMMONITI: Leopardi, Ciotti, Bolzan, Nepa, Scotini, Boinega, Bartoli.

ANGOLI: 1 – 5.

RECUPERI: 2' – 6'.

NOTE: Presenti circa 100 spettatori.

A Cerreto D’Esi i padroni di casa si aggiudicano l’intera posta in palio grazie alla rete di Martellucci e all’autogol di Sensi. In classifica biancazzurri raggiunti da Pergolese e Biagio Nazzaro…

Il Porto d'Ascoli esce confitto dal campo di Cerreto D'Esi nella sfida contro il Fabriano al termine di una gara che ha visto gli uomini di Filippini tenere testa alla prima inseguitrice della Civitanovese. Il match si è deciso in pratica prima dell'intervallo quando Martellucci ha interrotto l'equilibrio poi l'autogol di Sensi a metà della ripresa ha chiuso definitivamente la contesa. Rammarico biancoceleste per non aver portato a casa un risultato positivo. La cronaca parte al terzo con Bolzan che manda fuori di poco poi è Viti a sfiorare la traversa. Al 18' ci prova Tedeschi ma Spitoni è attento. Al 44', poi, il Fabriano passa: Gabrielli subisce fallo da un avversario; il gioco non viene interrotto e sul proseguo Martellucci si ritrova a tu per tu con Cinaglia e lo supera con precisione. Nella ripresa Rosa si produce in un tiro in acrobazia che non crea problemi a Spitoni. Al 26' il raddoppio: azione personale di Piergallini che crossa verso il centro, Sensi, nel tentativo di liberare insacca nella propria porta.

Enrico Tassotti

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