Rapisarda-Stanco: una grande Samb spazza via il Teramo 2-0. LA CRONACA

SAMB-TERAMO
11’pt Rapisarda, 25’pt Stanco

LE FORMAZIONI
SAMB (3-4-3): Perina; Mattia (38’st Conson), Miceli, Patti; Rapisarda, Gelonese, Marchi (1’st Bacinovic), Tomi; Bellomo (20’st Candellori); Di Massimo (26’st Valente), Stanco (26’st Miracoli). A disp. Aridità, Ceka, Di Pasquale, Demofonti, Tirabassi, Austoni. All. Capuano.
TERAMO (3-5-2) Calore; Sales, Caidi, Milillo; Varas (26’st Varas), Graziano (38’st Amadio), De Grazia (1’st Tulli), Ilari, Ventola; Bacio Terracino (38’st Fratangelo), Gondo (15’st Panico). A disp. Ricci, Pietrantonio, Castagna, Diallo, Faggioli, Mancini. All. Palladini.
ARBITRO: Capone di Palermo (Mansi-Parrella).
ESPULSI:
AMMONITI: 7’st Varas, 10’st Rapisarda, 17’st Stanco
ANGOLI: 3-3.
RECUPERI: 1’-5’.
NOTE: Pioggia a tratti, 13°. Terreno di gioco in cattive condizioni. Samb in completo rossoblù, divisa bianca con innesti rossi per gli avversari.

Vincere era necessario e la Samb, con una prestazione estremamente positiva, si porta a casa tre punti. Un primo tempo galattico dove in rete vanno Rapisarda e Stanco e una ripresa passata a gestire saggiamente forze e vantaggio.

Neanche il tempo di sistemarsi sui gradoni, anzi. Giusto il tempo di godere della coreografia della Curva dedicata ai 95 anni della Samb che i rossoblù, in campo, fanno esplodere subito il settore. Sulla mancina Di Massimo scambia con Stanco. L’once appoggia per Bellomo che si ritrova nel ruolo del crossatore. Mette dentro un pallone al bacio per Ciccio Rapisarda bravissimo ad anticipare il marcatore col piattone destro. Gol, esultanza e dedica all’infortunato Fabio Pegorin: 1-0. Il Teramo prova a restare in gara e l’occasione migliore capita qualche minuto dopo sui piedi (anzi, sul tacco) di Gondo assistito da Bacio Terracino. Perina fa buona guardia. Ma la Samb su questo palcoscenico vuole far calare il sipario. Al 25’ i rossoblù spadroneggiano in pieno contropiede. Di Massimo porta avanti la sfera per vie centrali e serve l’accorrente Bellomo. Il fantasista aspetta e appoggia per Stanco che trafigge Calore dalla distanza. Che botta per il Teramo. Il Riviera è teatro di una corrida e il matador è decorato dal vessillo rossoblù. Al 40’ Perina reclama il suo quarto d’ora di celebrità esibendosi in una parata fondamentale. Ovviamente Ventola, dalla destra, imbecca Bacio Terracino che spara con estrema precisione sul primo palo. L’estremo di casa vola a deviare in angolo. Dalla Sud si leva il coro: “Alleniamo noi”, si reclama l’autogestione in quel di Teramo. Si va negli spogliatoi con doppio vantaggio rossoblù.

Marchi resta negli spogliatoi, al suo posto c’è Bacinovic che, al Teramo, segnò una rete lo scorso anno. La Samb si gioca la ripresa al piccolo trotto, forte del vantaggio acquisito nel primo tempo. Al 18’ gli ospiti beneficiano di un calcio di punizione da posizione centralissima, ad una manciata di metri dall’area di rigore. Schema studiato e Panico che va alla conclusione e Perina che respinge. Il portiere è bravissimo e un pelo fortunato, poi, quando risponde al tiro di Melillo da pochi passi (ed in sospetto fuorigioco). La Samb è schiacciata dal momento che per ovviare al 4-2-4 di Palladini. Capuano prova ad alleggerire la pressione buttando dentro Valente e Miracoli e cercando di allungare la squadra. Proprio l’esterno, al 29’, impegna con un bolide al volo da fuori area Calore, bravo a distendersi in tuffo sulla destra. I padroni di casa fanno precipitare verticalmente i ritmi di gioco irretendo i playmaker avversari. Alla mezz’ora Ventola finalizza in solitaria un’azione che poteva portare ad accorciare le distanze, ma il tiro, seppur potente, incoccia l’esterno della rete. Non c’è altro. Nonostante qualche pericolosa sortita rossoblù il risultato acquisito nel primo tempo resta scritto nei tabellini anche nella ripresa. Si mette una pietra sulla sconfitta di Bassano e si complica la strada verso la salvezza diretta del Teramo. Ora testa al prossimo, difficile, impegno a Pordenone.

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