Rallentano tutte e la Samb gode. Sprofonda il Fano: IL RACCONTO DELLA 18^ GIORNATA

Rallentano tutte, ad eccezione della Samb, le contendenti alle prime posizioni, in questa diciottesima giornata in cui si sono rimescolati ancora gli equilibri della classifica.

TRIESTINA – FERALPISALÒ 2-1
Sicuramente una delle partite più entusiasmanti disputate fin qui quella tra Triestina e Feralpi, con i padroni di casa che alla fine portano a casa tre punti pesanti in chiave playoff. Il copione della gara è chiaro fin da subito: ritmi indiavolati (quasi un unicum in questo campionato) ed occasioni a ripetizioni da ambo i lati. Alla fine in vantaggio ci vanno i locali, quando Petrella raccoglie al 40′ un tiro respinto di Bracaletti e fa 1-0. Nella ripresa gli ospiti si riversano in avanti a cercare il pari, che arriva al 62′ con il neo entrato Ferretti, che controlla in area un lancio di Emerson e riequilibra la situazione. Può finire in ogni modo questa partita, ed a quindici minuti dalla fine arriva la doppietta di Petrella, che segna di testa in tuffo su cross di Mensah regalando il successo alla Triestina, ora a soli quattro punti dal secondo posto.
SUDTIROL – RAVENNA 0-0
Non sfonda il Sudtirol, che esce con l’amaro in bocca per lo zero a zero, verdetto dei 90 minuti del Druso, che hanno visto i padroni di casa sciupare una buona possibilità per rientrare in zona playoff. Sorride invece il Ravenna, che ha impostato una partita difensiva ed esce con un punto utile in chiave salvezza. Dopo un primo tempo piuttosto noioso, gli altoatesini prendono in mano la situazione ed iniziano ad assediare la porta avversaria, non trovando il gol per imprecisione o per i salvataggi di un Venturi invalicabile, e quando invece Constantino eslutava all’87’ dopo aver segnato di testa, è stato il guardalinee ad annullare tutto. Risultato dunque che va molto stretto ai padroni di casa, che non riescono a ritirnare subito alla vittoria.
SANTARCANGELO – MESTRE 2-1
Una grande vittoria quella del Santarcangelo, contro un avversario ostico come il Mestre, e sono punti pesanti perché consentono ai padroni di casa di avvicinarsi alla terzultima posizione, distante ora quattro lunghezze. Non era iniziata benissimo per i gialloblù, con un primo tempo difficoltoso culminato dal vantaggio ospite, arrivato al 40′ grazie ad una gran botta di Spagnoli, che dal limite spara sotto la traversa. Nella ripresa il Mestre sfiora il raddoppio, ma si ferma al palo, e così Cappellini recupera un pallone al centrocampo e parte in coast to coast realizzando il pareggio di pattone sinistro. Il pari rianima il Santarcangelo, che ci crede ed al 78′ trova il gol vittoria, grazie a Piccioni che si fionda su un tiro ribattuto non benissimo dal portiere e lo fulmina da posizione defilata per il 2-1.
TERAMO – FANO 2-1
Scontro decisivo in ottica salvezza quello tra Teramo e Fano, che con una vittoria poteva portarsi a soli due punti dagli avversari, che occupavano il terzultimo posto. In avvio la gara è molto bloccata, e ci pensa Ventola ad inventarsi un’azione personale al 30′, lasciando di sasso i difensori avversari ed il portiere Miori, immobile dopo la sua gran botta dal limite. Nella ripresa il Teramo sembra in grado di amministrare il vantaggio, ma proprio a cinque minuti dal termine può arrivare la beffa: punizione da centrocampo per il Fano, torre di Ferrani per il gran sinistro al volo di Melandri, che regala il pari agli ospiti. Tutto finito? Affatto, in quanto è proprio il Fano a subire la beffa pochi secondi dopo, sul ribaltamento di fronte: Tulli sul fondo mette un cross perfetto per la testa di Terracino che segna e regala una vittoria di capitale imprtanza agli abruzzesi.
FERMANA – RENATE 3-1
Continua la crisi del Renate, che trova una pesante scoppola al Bruno Recchioni di Fermo, e vede la Samb scippargli il secondo posto. Rinasce, invece, la Fermana, grazie ad una grandissima prestazione di squadra e soprattutto di Petrucci, davvero incontenibile: dal suo piede nascono tutti e tre i gol dei canarini. Il primo arriva nella prima frazione, con il solito cross dalla destra del numero sette, palla che resta lì e Misin con una mezza acrobazia porta in vantaggio i locali. Lo stesso Misin si mangia il raddoppio in avvio di ripresa, e allora si applica il vecchio gol mangiato, gol subito: rigore concesso ai nerazzurri un minuto dopo, pareggio di Ungaro. Gli ospiti però devono fare i conti con Petrucci, che prima parte in contropiede servendo l’assist per il rimorchio di Luppoli, poi inventandosi una giocata stratosferica in area in mezzo a due, e saltando il portiere con un pallonetto spinto in rete da Sansovini per il 3-1 finale.
BASSANO – VICENZA 0-1
Pare non esserci più una fine alla serie di sconfitte del Bassano, cui pare non aver giovato il cambio in panchina. Sorride il Vicenza, che si porta a casa, seppur in modo immeritato, questo sentitissimo derby, raggiungendo i rivali in classifica. I padroni di casa ci mettono orgoglio e meriterebbero qualcosa in più, viste le occasioni prodotte -su tutte il sinistro di Minesso ad inizio ripresa- ma alla fine escono nuovamente sconfitti per un episodio: al 78′ Ferrari viene trattenuto in area su corner di Lanini, e l’arbitro indica il dischetto. Lo stesso Ferrari si incarica della battuta e spiazza il portiere, realizzando il gol vittoria per i biancorossi. Ora anche il Bassano rischia di vedersi invischiato nella lotta salvezza, se non ci sarà una clamorosa inversione di marcia.
PADOVA – REGGIANA 0-0
Doveva essere il big match di giornata quello tra il Padova giá campione d’inverno, vista la sconfitta del Renate, e la Reggiana che sta scalando la classifica, ma si è concluso con uno zero a zero, il secondo consecutivo per i padroni di casa, che consente alla Samb di accorciare il divario. La partita è stata molto equilibrata e molto intensa, con entrambe le squadre che sono andate vicine alla vittoria: nel Padova Belingheri e Capello ci provano, soprattutto nel primo tempo, mentre nella ripresa sale in cattedra il solito Cesarini, che sfiora il vantaggio per la Reggiana in acrobazia, ed avvia molte azioni pericolose, con Cianci e Altinier non cinici come avevano abituato ultimamente. Un pari che servirà come primo campanello d’allarme per i veneti, che hanno ancora un discreto margine, ma non devono abbassare l’asticella, perché dietro di loro molte squadre sono affamate.
Gian Marco Calvaresi
Commenti