L’incredibile storia del Modena: un campionato da giocare sempre in trasferta

Gravi lacune economiche hanno portato il comune a sfrattare dal Braglia la società di Caliendo. Pare che i gialloblù abbiano trovato qualcuno disposto ad ospitarli (il Forlì), ma dovrebbero giocare senza pubblico…

Quando la squadra di Capuano è arrivata a San Benedetto, il 27 agosto, non navigava in buone acque. Una estate difficile, un mercato deludente e tutta una lunga serie di problemi derivati da un gestione societaria, per così dire, poco trasparente.
LO STADIO – La questione più urgente da risolvere è quella dell’impianto che dovrà ospitare le gare casalinghe dei gialloblù. I “padroni di casa”, di nome ma non più di fatto, sono stati sfrattati dal comune per le gravi inadempienze economiche pendenti sulla gestione della struttura a causa di alcuni mutui contratti con il credito sportivo e mai rimborsati. Tutta la questione diventa di diretto interesse dell’ente che dovrà sostituirsi alla società di Caliendo nei pagamenti.
A PORTE CHIUSE – Tornando alla questione sportiva. Il Modena rischia di giocare senza il proprio pubblico: la squadra dovrebbe disputare a Forlì le gare casalinghe, ci sarebbe un accordo di massima con la società di casa, ma per volere del prefetto senza tifosi al seguito. Un intero campionato senza il supporto della propria gente, per gli uomini di Capuano che, almeno, un piccolo motivo per sorridere ce l'hanno.
ARRIVANO GLI STIPENDI – Il tecnico ha confermato in una intervista che la squadra non dovrebbe subire penalizzazioni legate al mancato pagamento degli stipendi. La società avrebbe reperito i 399mila euro necessari alla liquidazione degli emolumenti.

Redazione

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