Il Venezia passeggia su un’arrendevole Samb, al Riviera finisce 3 a 1

Marcatori: 7’st Geijo, 11’st Marsura, 45’st Moreo, 49’st Mancuso (rig.)

Le formazioni
SAMB (3-5-2): Aridità; Mattia, Radi (13’st Agodirin), Mori; Rapisarda, Sabatino (30’st Sorrentino), Bacinovic, Lulli, Pezzotti; Mancuso, Bernardo (40’st Di Massimo). A disposizione: Pegorin, Di Pasquale, Di Filippo, N’Tow, Latorre, Candellori, Ferrara, Vallocchia, Damonte. Allenatore: Stefano Sanderra.
VENEZIA (4-3-3): Facchin; Zampano, Modolo, Domizzi, Garofalo; Acquadro (al 35’st Fabris), Bentivoglio, Soligo; Moreo, Geijo (38’st Ferrari), Marsursa (31’st Malomo). A disposizione: Galli, Fabiani, Ferrari, Tortori, Sambo, Pellicanò, Stulac, Caccavallo, Cernuto. Allenatore: Filippo Inzaghi.
ARBITRO: Ranaldi di Tivoli (Capaldo-Vingo).
AMMONITI: 25’pt Mattia, 8’st Radi, 10’st Zampano, 28’st Mori.
ESPULSI: 50’st Pegorin e Malomo.
ANGOLI: 3-0.
RECUPERI: 0’-4’.
NOTE: Giornata molto soleggiata, dieci gradi circa. Il terreno di gioco è in cattive condizioni. Samb in campo con l’abituale casacca rossoblù, Venezia in completo bianco. Abbonati 2357, spettatori paganti 2525 per un incasso di 26’389 euro.

Lagunari cinici e bravi a punire i rossoblù troppo leggeri in fase difensiva. Bocciate tutte le scelte di Sanderra. La curva contesta alla fine del match, necessario il cambio di passo già da Bolzano…

Marcatori: 7’st Geijo, 11’st Marsura, 45’st Moreo, 49’st Mancuso (rig.)

Le formazioni
SAMB (3-5-2): Aridità; Mattia, Radi (13’st Agodirin), Mori; Rapisarda, Sabatino (30’st Sorrentino), Bacinovic, Lulli, Pezzotti; Mancuso, Bernardo (40’st Di Massimo). A disposizione: Pegorin, Di Pasquale, Di Filippo, N’Tow, Latorre, Candellori, Ferrara, Vallocchia, Damonte. Allenatore: Stefano Sanderra.
VENEZIA (4-3-3): Facchin; Zampano, Modolo, Domizzi, Garofalo; Acquadro (al 35’st Fabris), Bentivoglio, Soligo; Moreo, Geijo (38’st Ferrari), Marsursa (31’st Malomo). A disposizione: Galli, Fabiani, Ferrari, Tortori, Sambo, Pellicanò, Stulac, Caccavallo, Cernuto. Allenatore: Filippo Inzaghi.
ARBITRO: Ranaldi di Tivoli (Capaldo-Vingo).
AMMONITI: 25’pt Mattia, 8’st Radi, 10’st Zampano, 28’st Mori.
ESPULSI: 50’st Pegorin e Malomo.
ANGOLI: 3-0.
RECUPERI: 0’-4’.
NOTE: Giornata molto soleggiata, dieci gradi circa. Il terreno di gioco è in cattive condizioni. Samb in campo con l’abituale casacca rossoblù, Venezia in completo bianco. Abbonati 2357, spettatori paganti 2525 per un incasso di 26’389 euro.

Una sconfitta che fa male per come è maturata e per la prestazione, ancora una volta caratterizzata da più luci che ombre. Inzaghi va sul sicuro col rodato 4-3-3. Sanderra, al contrario, opta per un nuovo cambio nell’assetto di gioco e dopo il 4-4-2 di Parma, schiera i suoi con il 3-5-2 che dovrebbe concedere maggiori garanzie in fase di copertura sulle fasce e più ampio supporto nelle zone centrali. Il primo brivido arriva  al 20’ quando Mancuso riceve sulla trequarti avversaria e prova una conclusione che si spegne sul fondo, alla destra di Facchin. Poco dopo cinque minuti il Venezia riparte in contropiede dopo un calcio d’angolo intercettato ai rossoblù: chi tira le file dell’azione è Acquadro che calibra un lancio verso le linee centrali per Geijo, Mattia si frappone tra l’attaccante e la sfera, con un braccio secondo il direttore di gara, cartellino giallo. Il match non decolla continuando a vivere di folate con la Samb più lucida specie nella metà campo avversaria. Si va negli spogliatoi sullo 0 a 0, grande equilibrio in campo e differenza di gioco e punti impercettibile tra le due squadre in campo. Fino alla ripresa: avvio da brividi per la Samb. Due errori difensivi clamorosi valgono il doppio vantaggio degli avversari. Prima rete: Geijo, al 7’, sfrutta un cross di Garofalo deviato da Moreo, lo spagnolo mette a sedere Mori e conclude da posizione ravvicinata. La seconda marcatura porta la firma di Marsura infila in contropiede dopo il servizio di Garofalo. In entrambe le occasioni l’intero assetto di copertura ha vacillato e non poco. Sanderra passa al 4-3-3, fuori Radi per Agodirin. Il 2 a 0 permette al Venezia di cullarsi in un rassicurante vantaggio mentre la Samb è costretta ad un forcing offensivo forsennato senza soluzione di continuità. È l’involuzione vista a Parma, dopo un primo tempo positivo con un buon approccio alla gara cala vertiginosamente la tensione. Al 38’ Sorrentino va ad incunearsi tra tre avversari in area e viene atterrato, per l’arbitro il fallo non c’è. I guanti di Facchin sono candidi, nel secondo tempo non è mai dovuto intervenire e questo è un sintomo della difficoltà che vivono i padroni di casa. Ciliegina sulla torta è il terzo gol dei lagunari. Ancora una volta un errore difensivo spiana la strada, stavolta a Moreo, che a due passi dalla porta butta dentro. Finale: gentile concessione del direttore di gara, calcio di rigore. Mancuso viene atterrato in area e lo stesso numero sette si presenta sul dischetto a inchiodare Facchin: 1 a 3. La curva contesta e il portiere ospite va ad applaudire i tifosi ricevendo l’invito di Mori ad andarsene, Facchin reagisce e ne scaturisce un parapiglia che coinvolge calciatori e panchine, Inzaghi si scompone andando vistosamente a strattonare i suoi per richiamarli ad un comportamento più consono. Ne fanno le spese Malomo e Pegorin: un rosso per parte e situazione risolta. Contestazione, tanta rabbia che collima con il coro finale della curva: “A lavorare, andate a lavorare”.

 

 

 

Domenico del Zompo

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