Gravina: «Nessuno può dire: “Mai più un caso Modena”. Vogliamo inserire gli apprendisti»

Ai microfoni di TMW Radio, Gabriele Gravina, ha parlato per spiegare quelli che sono gli esiti di un incontro informale svoltosi tra le componenti della Lega Pro. Burocratese a parte, un passaggio chiave risiede nelle intenzioni di modificare alcune norme tra cui la “legge 91”, che regolamenta il rapporto tra società e sportivi professionisti e sull’adozione di criteri di rating per permettere di avere garanzie dal punto di vista economico. Queste le parole del presidente:

«Il bilancio è, fino ad ora, positivo. Ci sono una serie di problemi che stiamo cercando di approfondire, proponendo delle soluzioni. Siamo alla vigilia di un percorso di cambiamento in federazione che coincide con le novità legate a una verifica della competizione elettorale in sede politica. Abbiamo presentato dei pilastri per la nostra piattaforma programmatica, ne abbiamo parlato e abbiamo presentato i documenti definitivi derivanti dai vari incontri. Ora attendiamo il confronto con le componenti federali e con quelle politiche, visto che alcuni interventi prevedono il cambiamento di alcune leggi fra cui la legge 91 (cfr. legge 23 marzo 1981, n. 91)».

Quali sono i punti programmatici e cosa si vorrà inserire nel mondo del calcio di Serie C?

«Uno dei capisaldi sarà la figura del semiprofessionismo per dare chiarezza e stare al passo coi tempi. Non si può pensare che le società di Serie C possano sottostare a canoni molto rigidi. Si tratta di società di capitali quotabili in borsa come Milan, Roma, Juventus, Inter o Lazio. Chiediamo l’ammodernamento della Legge 91 che ormai è datata e non più al passo coi tempi. Proponiamo inoltre un credito d’imposta, che vada investito al 50% sui settori giovanili e al 50% in infrastrutture, fondamentali per lo sviluppo del calcio. Abbiamo chiesto di inserire la figura dell’apprendistato professionalizzante, una cosa normale per ogni società di capitali. Abbiamo ipotizzato la modifica dell’articolo 103: le valorizzazioni andranno pagate nel corso dell’anno. Poi il rating: è indispensabile l’adozione di criteri che diano la certezza e la certificazione di qualità dei soggetti che fanno parte del nostro mondo. Chi vuole investire deve dare garanzia di solvibilità nel breve, nel medio e nel lungo periodo. Abbiamo previsto un casellario relativo a un requisito di onorabilità che consideri la storia di alcuni personaggi che si avvicinano al mondo del calcio».

La Samb ne sa qualcosa dal momento che questo sabato potrà guardarsi dal divano le avversarie del girone B insidiare il terzo posto ed il Padova, eventualmente, allungare. Con il Modena radiato per le gravissime inadempienze è impossibile non gridare al campionato falsato. Si dovrà evitare, in futuro, una questione simile…

«Il pericolo c’è sempre. Nessuno può dire “mai più un caso Parma” o “mai più un caso Modena”: sono società di capitali che possono avere vicissitudini impreviste. Abbiamo inserito nel nostro rating l’applicazione dell’indice ZScore (strumento di analisi atto alla determinazione delle probabilità di fallimento di una società, ndr) che apparentemente dà garanzie al sistema, ma che è utile agli imprenditori perché divide in 3 macro aree le condizioni delle aziende e fa capire chi è solvibile, chi è in difficoltà risolvibili e chi invece è in pre-fallimento».

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