Dall’Inferno al Paradiso, dal Chieti alla Jesina. Com’è cambiata la Samb in un anno

Dodici mesi fa la squadra allenata da Paolucci veniva pesantemente contestata dopo la sconfitta in casa, oggi si è riusciti a scrivere un pezzo di storia nel grande libro rossoblù…

La metamorfosi della Samb attraverso due brani che hanno fatto la storia del rock. Un anno fa il Chieti passeggiava su una squadra spenta, povera di idee e con un tifo in costante contestazione (sempre presente lo striscione “Solo per la maglia”). La sconfitta, pesantissima, aprì una tra le più grandi proteste: i giocatori furono costretti a lasciare le maglie sotto la Cioffi accompagnati dal grido “Indegni”. A distanza di un anno i giocatori della Samb sono di nuovo rientrati negli spogliatoi senza maglie, ma per motivi completamente opposti.

HIGHWAY TO HELL – L'autostrada verso l'inferno, come cantavano gli AC/DC, per la Samb è stato il calendario di avvicinamento al 12 aprile 2015. La vittoria a Campobasso, 2 a 0 nell'occasione, non cancellò la sconfitta interna contro la Vis Pesaro nel turno precedente, gara terminata 3 a 1 al Riviera. In panchina c'era Silvio Paolucci, in campo Filippo Baldinini, trascinatore e unico giocatore rimpianto della gestione Moneti. Il Chieti entrò in campo con la voglia di fare un altro sgambetto ai rossoblù, dopo la vittoria casalinga nel girone d'andata che costò il posto a Mosconi. Dopo un buon avvio arrivò il vantaggio dei padroni di casa con un rigore di Giordano Napolano, poi il vuoto. Broso, Sbardella e una doppietta di Esposito fecero saltare i nervi alla tifoseria. A nulla valse il gol, sul finale di gara, messo a segno da Tozzi Borsoi. L'epilogo fu il richiamo dei calciatori sotto la curva, una lunga discussione con Borghetti, capitano, e Tozzi Borsoi. Il finale è noto a tutti ed ebbe risalto anche sui media nazionali: i calciatori lasciarono le maglie sotto la curva e tornarono negli spogliatoi tra i fischi.

STAIRWAY TO HEAVEN – La scalata verso il paradiso, opera rock dei Led Zeppelin è la giusta colonna sonora al percorso della Samb in questo campionato. Pur non essendo stato un brillantissimo inizio di stagione (esordio con “remuntada” a Fermo), le cose si sono assestate e i risultati sono arrivati. Unici incidenti di percorso le sconfitte casalinghe contro Matelica e Monticelli, costate il posto a Loris Beoni cui va comunque il merito di aver lasciato una squadra in testa alla classifica. Ottavio Palladini ha ereditato una rosa competitiva e, più che su capacità tecniche o analisi tattiche, ha lavorato sulla testa dei giocatori, monumentali, capaci di riportare i colori rossoblù tra i professionisti, dopo anni di sofferto dilettantismo. È stata la scalata culminata il 10 aprile 2016 con la bella vittoria contro la Jesina, che a San Benedetto non è certo arrivata per guardare la festa promozione. I colpi di Titone e Sorrentino hanno spezzato ogni velleità leoncella facendo esplodere la festa. Mancano ancora quattro giornate prima della fine del campionato e il futuro è ancora da programmare, ma intanto la Samb ed i suoi tifosi si possono godersi questa magnifica e sofferta scalata verso il paradiso.

Domenico Del Zompo

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