Cavasin: «Samb antisportiva come Capuano. Chi ama il calcio non può amare lui»

ALBERTO CAVASIN (all. Santarcangelo): «L’agonismo ha prevalso sulla tecnica. C’è stato un arbitraggio che ha permesso cose oltre il regolamento. Non è un lamento, ma potevamo farci molto male. Anche io faccio i complimenti ai giocatori avversari che si sono dannati l’anima. Ma questa foga agonistica è qualcosa che non ricordo neanche quando giocavo, roba da medioevo. Abbiamo giocatori che hanno riportato diversi infortuni: una permissività oltre il regolamento, una perdita di tempo stucchevole. Non ci attacchiamo a questo: abbiamo avuto le nostre opportunità. Complimenti alla mia squadra che ha creato tanto, almeno quanto la Samb. La prestazione ci soddisfa. Noi volevamo metterla comunque sul piano del gioco e non della fisicità perché non fa parte di ciò che noi ci prepariamo a fare. Io ho visto parecchie partite della Samb, non sto parlando del passato. Domenica ha perso senza giocare, mentre nelle altre partite si è visto che aggredisce. Oggi, al di là del risultato, ci sono stati comportamenti che andrebbero sanzionati diversamente. La classifica non è una preoccupazione, noi viviamo in questo stadio di precarietà, ma c’è un ambiente favorevole. Il pallone regalato nel finale? C’erano tante situazioni dove chi dirige una squadra può mettere una pezza. Non mi dispiace di averlo fatto. La loro panchina che entra in campo e spinge il nostro giocatore, cose mai viste. Un’esasperazione per 90 minuti. La Samb è stata antisportiva come il suo allenatore; dispiace dirlo ma chi ama il calcio non può amare Capuano. Vincono loro che sono più forti se giocano a pallone. Piccioni aveva fastidio ed è stato un rischio farlo giocare, anche se lui mi ha detto più volte che se la sentiva».

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