A testa alta, altissima. Il commento di Alessio Perotti dopo Venezia-Samb

Il disappunto per l’arbitraggio di Giua e le prodezze di Facchin deve lasciar spazio alla soddisfazione per ciò che di buono sta facendo la squadra di Palladini..

Erano due sfide da far tremare i polsi quelle contro le corazzate Parma e Venezia, invece a tremare sono stati gli squadroni di Gigi Apolloni e Pippo Inzaghi . Entrambi sotto, entrambi in affanno di fronte alla brillantezza e all’intensità degli uomini magistralmente schierati da Palladini, entrambi salvi con la benevolenza, per usare un eufemismo, dei direttori di gara. Prima delle due difficilissime sfide tutti avremmo firmato per due punti, a posteriori invece il doppio 2-2 sta veramente stretto a Pezzotti e compagni. Patron Fedeli non aveva ancora smaltito la rabbia per l’invisibile penalty assegnato da Fourneau, palesemente condizionato da due marpioni come Lucarelli e Calaiò, che oggi se ne è visto recapitare contro da Giua altri due non proprio lampanti, in particolare il secondo che ha rimesso in carreggiata una compagine arancioneroverde apparsa alle corde. Ma, come avevamo detto una settimana fa, il disappunto emerso nel finale di gara, accentuato dai miracoli del numero uno di casa Facchin, deve lasciare spazio alla soddisfazione di poter ammirare una formazione rossoblu capace di giocarsela a testa alta contro chiunque: questo era il campionato che si chiedeva alla Palladini-band e questo sta facendo. E giustamente orgogliosi dei propri “alfieri” sono stati i meravigliosi 300 “giovani e forti”, che hanno accompagnato i rossoblu in laguna e che per lunghi tratti dell’incontro hanno surclassato la blanda tifoseria veneziana. Non si deve assolutamente cadere ora nel tranello dell’alibi arbitrale né sono permessi cali di concentrazione dopo questi 180 minuti ad alta tensione, perché già martedì al Riviera giungerà un’altra big quale il Padova. Nel 2009 al fatiscente Penzo la Samb di Rumignani con Palladini in campo strappò un pari prima di un lungo declino, sabato un altro pari è arrivato ma potrebbe rappresentare l’alba di una nuova luminosa storia.

Alessio Perotti

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